Ai piedi del Monviso

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    Saluzzo imbandierata ha accolto gli alpini del Nord Ovest. È stata grande la soddisfazione per l’ottima riuscita del raduno del 1º Raggruppamento, espressa dagli organizzatori e da tutta la popolazione del saluzzese. La 20ª edizione, organizzata dalla Sezione di Saluzzo, è iniziata venerdì 6 ottobre con l’incontro-dibattito sulla Grande Guerra, riservato agli allievi delle scuole superiori. L’adesione è stata ottima da parte di tutti gli istituti del circondario.

     

    L’appuntamento con la storia è stato promosso dalla rassegna tematica sulla Prima Guerra Mondiale, intitolata “Si vive solo due volte… la seconda nella memoria”, e dalla mostra numismaticofilatelica curata dal Circolo “G. Battista Bodoni”, con l’annesso annullo filatelico dedicato ad argomenti storico-militari.

    La serata, proseguita con il concerto dei cori, ha chiuso una giornata che ha registrato un grande afflusso di alpini e di cittadini. Sabato si è entrati nel vivo del raduno con i saluti del Presidente nazionale Sebastiano Favero e del sindaco Mauro Calderoni a tutti i Presidenti di Sezione del Raggruppamento e ai Consiglieri nazionali. Nel pomeriggio l’arrivo del Labaro, scortato dal Presidente, dai Consiglieri nazionali e da un picchetto armato. Quindi la cerimonia dell’alzabandiera, l’onore ai Caduti e la Messa in Duomo, celebrata dal vescovo di Saluzzo mons. Cristiano Bodo.

    Al termine della celebrazione tutti in piazza Cavour per la consegna della cittadinanza onoraria della città di Saluzzo alla brigata alpina Taurinense. La “notte verde alpina” ha animato il resto del giorno con concerti per la città, i negozi aperti e le vetrine addobbate da tricolori, cappelli alpini e oggetti militari. La grande sfilata di domenica mattina è stata aperta da due ali di folla festante. Sono state oltre 24mila le penne nere che si sono spostate per le vie della città, passando davanti alla tribuna delle autorità che contava ben 500 posti a sedere.

    In sfilata un folto schieramento di labari delle associazioni d’Arma, preceduti dal gonfalone di Saluzzo, della Regione e della Provincia di Cuneo, dai gonfaloni dei paesi sedi dei Gruppi della Sezione, scortati dai rispettivi sindaci. Momenti di commozione hanno scandito la giornata: il passaggio del Labaro, preceduto dalla fanfara della brigata alpina Taurinense, scortato dal Presidente e dai Consiglieri; in sfilata i reduci, gli alpini in divisa storica, le crocerossine, gli ex della missione “Albatros”, accolti da applausi senza interruzione lungo il percorso, con grande acclamazione per le penne nere del Raggruppamento. A conclusione della giornata, nel primo pomeriggio, è avvenuto il passaggio della Stecca dalla Sezione di Saluzzo a quella di Vercelli, città che ospiterà il raduno del prossimo anno.

    L’ammainabandiera ha concluso in gloria la tre giorni. Il ringraziamento va a quell’esercito silenzioso di volontari e professionisti che hanno vegliato sulle migliaia di partecipanti, agli operatori di emergenza sanitaria, ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e di Protezione Civile, al corpo antincendio boschivo, tutti impegnati perché il raduno si svolgesse nella massima sicurezza. Molti i giudizi superlativi sull’organizzazione in città e sullo spettacolo alpino con la presenza di 26 Sezioni e più di 1.200 Gruppi. Su tutti, quelli del Presidente sezionale Mauro Barbieri, del Consiglio direttivo della Sezione, del sindaco e dell’amministrazione comunale.

    Enzo Desco
    desco.enzo@agx.it