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Sempre alpina!

Ventisei anni, capelli lunghi che con onore e rispetto raccolgo quando prendo e indosso il mio cappello alpino. Mio, non di mio padre o di mio nonno, ma “semplicemente” mio. Tre anni che con amore e dedizione ho donato alla Patria e di cui vado felicemente fiera. Tre anni...

Fare memoria

Ho letto con attenzione quanto scritto da Sergio Boem su L’Alpino di aprile in cui denuncia il distacco della società civile dai tanti temi, valori ed ideali che alcuni alpini cercano ancora di promuovere e valorizzare. Ha detto, senza tanti giri di parole, una grossa verità: se ai nostri...
Nell’anno del centenario della fine della Grande Guerra, il pellegrinaggio in Ortigara sarà solenne e si svolgerà il 7 e l’8 luglio 2018. La cerimonia a carattere nazionale è organizzata dalle Sezioni di Asiago, Marostica e Verona. Sabato 7 luglio: alle ore 15 ammassamento ad Asiago presso il piazzale dello...

A luglio al Falzarego

La Grande Guerra è stata un evento fondamentale nella storia d’Italia, ha rappresentato il compimento delle aspirazioni risorgimentali per raggiungere l’unità del Paese. Nello stesso tempo ha creato le condizioni per l’avvento del Fascismo e per la successiva Seconda guerra mondiale. Quell’evento è fondamentale anche per la storia dell’Europa,...
A un secolo dalla fine della Grande Guerra, le Sezioni di Trento e Vallecamonica dedicano il 55º pellegrinaggio al Soldato ignoto dell’Adamello. Saranno 6 le colonne che sabato 28 luglio raggiungeranno il Passo della Lobbia Alta dal versante trentino e 3 le colonne dal versante camuno. Domenica 29 luglio...

Il valore di un’immagine

“Cosa contengono i nostri giornali” è stata la traccia guida al recente Cisa di Trieste a cui anch’io ho partecipato in qualità di direttore responsabile di “Alpini… Sempre!”, il periodico della Sezione di Feltre. Uno spunto sull’argomento di quest’anno mi è stato offerto proprio dall’ultimo numero del mio periodico,...

Il Giorno dimenticato

Egregio direttore, ogni anno il 26 gennaio l’Ana ricorda, commemora e celebra in grande stile la battaglia di Nikolajewka: bene, è cosa buona e giusta! Il caso vuole che il 27 gennaio ricorra la Giorno della Memoria (per commemorare le vittime dell’Olocausto, ndr) e, in questo caso, da parte dell’Ana c’è un silenzio assordante. 

130 anni… in ritardo

Egregio direttore, leggo con non poca meraviglia che la ricorrenza ultra centenaria della fondazione di una parte consistente delle Truppe Alpine (l’artiglieria da montagna) non può essere pubblicata su L’Alpino con motivazioni a dir poco superficiali. Purtroppo, per un equivoco circa le procedure e gli indirizzi di posta elettronica, l’articolo è giunto alla vostra redazione nel 2018, ma solo 37 giorni dopo la fine del 2017, anno della ricorrenza. Posso capire le attese ma un evento di tale rilievo storico, che riguarda migliaia di penne nere e bianche iscritte all’Ana, meriterebbe una qualche priorità e sono sicuro che sarebbe letto con piacere anche in differita. Mi permetto di ipotizzare che anche il giornale potrebbe trarne qualche vantaggio in tema di gradevolezza. Tanto volevo rappresentarle e, in ogni caso, mi rimetto alla sua rivalutazione sull’opportunità di diffondere l’evento nell’ambito delle Truppe Alpine in servizio ed in congedo, abbonati a L’Alpino. Con viva cordialità.

gen. D. Epifanio Pastorello Presidente Sez. Prov. A.N.Art.I. di Torino 

VALSESIANA – Grazie Luca

Luca Liberto, amico degli alpini iscritto al Gruppo di Borgosesia ha donato alla Sezione Valsesiana un defibrillatore automatico esterno. «Credo fermamente che gli alpini abbiano fatto e facciano tantissimo per la nostra comunità. Sono presenti nel momento del bisogno, dalle gravi crisi a causa delle devastazioni naturali, alle piccole manifestazioni fatte per progetti di solidarietà - ha dichiarato Luca durante la consegna. 

Un bel Cisa

Caro don Bruno, rientrato alla base dopo le belle giornate di Trieste, lieto dopo Biella di aver partecipato per la seconda volta al Cisa, desidero innanzitutto congratularmi con te per la professionalità e decisione con cui hai condotto il convegno. Complimenti!

Creare un’opera che fermi nel tempo le gesta degli alpini durante la Grande Guerra e che sia a beneficio e monito per le future generazioni. È da questa idea, tutt’altro che banale, che gli alpini di Prevalle sono partiti per realizzarla. Non volevano però il classico monumento eretto in piazza piuttosto che la scultura da rinchiudere nel salone di un palazzo istituzionale; quest’opera doveva essere visibile sempre e a tutti. 

Una vita da film

Molti sanno che Walter Bonatti, leggenda dell'alpinismo e non solo, ha svolto il servizio militare nelle Truppe Alpine, ma pochi che è stato socio dell'Ana per decenni. Iscritto sessant'anni fa, dal 1958 fino al 2011, anno della sua morte, al Gruppo di Semonte, frazione di Vertova (Bergamo). Bonatti nacque a Bergamo nel 1930, si trasferì poi con la famiglia a Monza, ma negli anni della Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire ai pericoli conseguenti ai bombardamenti degli stabilimenti siderurgici della zona, traslocò con la mamma a Semonte, presso la casa di una zia. Frequentò le scuole medie presso la Casa del Fanciullo dell'ordine di Malta con sede a Gazzaniga.

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