Il Giorno dimenticato

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    Egregio direttore, ogni anno il 26 gennaio l’Ana ricorda, commemora e celebra in grande stile la battaglia di Nikolajewka: bene, è cosa buona e giusta! Il caso vuole che il 27 gennaio ricorra la Giorno della Memoria (per commemorare le vittime dell’Olocausto, ndr) e, in questo caso, da parte dell’Ana c’è un silenzio assordante. 

    Mi piacerebbe sapere il motivo di questa assenza imbarazzante e ingiustificata, anche se penso di saperlo già… Saluti alpini.

    Giuseppe Bertoldi, Gallarate

    Caro amico, se ti riferisci al nostro mensile, è chiaro che ci sono priorità che ci portano a stare su temi obbligati, la cui memoria è un dovere morale, anche in considerazione che L’Alpino è a servizio di una Associazione, con la precisa finalità di parlare della propria storia e della vita associativa. Questo non toglie che il tema che tu segnali sia importante e da non dimenticare. Ciò detto, mi rimane un desiderio che ti pregherei di esaudire: far sapere anche a noi il motivo del nostro silenzio, visto che dici di saperlo. Il sospetto, caro Giuseppe, è un virus pericoloso, che rischia di far male a chi lo coltiva, oltre che ai destinatari.