Nuovi comandanti

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    È tempo di avvicendamenti al comando di numerosi reparti e delle brigate alpine, con il momento più significativo atteso in novembre quando è previsto il cambio al vertice delle Truppe Alpine tra i generali C.A. Claudio Berto e Ignazio Gamba.

    Alla Julia il gen. B. Fabio Majoli è subentrato al gen. B. Alberto Vezzoli che nei tre anni di comando ha condotto la brigata per la quinta volta in Afghanistan nella missione Nato “Resolute Support”, continuando al contempo l’operazione “Strade sicure” sul territorio nazionale. Alla cerimonia, tenutasi nel chiostro cinquecentesco della caserma Di Prampero a Udine, hanno preso parte tutte le bandiere di Guerra dei reparti della Julia, unità dislocate in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. A testimonianza del forte legame della brigata con il territorio c’erano numerose autorità locali, il Labaro con il Presidente nazionale Sebastiano Favero e la professoressa Paola Carnielli Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

    L’avvicendamento al comando della brigata alpina Taurinense tra i generali B. Davide Scalabrin e Nicola Piasente si è svolto alla caserma Monte Grappa di Torino. Contestualmente è stato celebrato il rientro degli uomini e delle donne della brigata dalla missione in Libano, alla presenza delle massime autorità civili e militari di Torino e del Labaro dell’Associazione. In Italia la brigata è stata impegnata nell’operazione “Strade sicure”, cui si è aggiunto il supporto al territorio in occasione delle calamità naturali, in particolare in Abruzzo colpito dagli incendi e nel Piemonte alluvionato con l’operazione “Luto”, intervento che ha visto gli alpini della Taurinense cooperare accanto alle unità di Protezione Civile dell’Ana, dopo aver potuto testare l’affiatamento tra le due organizzazioni nell’esercitazione “Vardirex”.

    È stata inoltre incessante l’attività dei team specialistici del 32º reggimento Genio guastatori che ha rimosso centinaia di residuati bellici esplosivi, senza dimenticare le attività addestrative di specialità tipiche dei reparti alpini, capaci di muovere e operare in ambiente montano e in condizioni climatiche particolarmente proibitive.