Nella cittadinanza onoraria una continuità storica

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    La cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Alpini da parte del sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo al nostro presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal Consiglio Direttivo Nazionale, ha avuto la solenne cornice della sala del Consiglio comunale, completo di giunta e consiglieri, con il vescovo mons. Giuseppe Petrocchi e le massime autorità civili e militari del territorio.

    Il sindaco ha ricordato la doppia, significativa ricorrenza dei 90 anni dell’Associazione e dei 75 anni della costituzione della Sezione ANA di Latina, e quei duecento alpini fondatori della nuova Sezione ANA che, venuti in terra pontina soprattutto dal Veneto, dal Friuli e dall’Emilia Romagna, avevano combattuto nella vittoriosa Grande Guerra ed erano scesi in palude per impegnarsi in una nuova dura battaglia, questa volta per la pace .

    Non dimenticando: di qui i nomi gloriosi dei borghi della città e dei fiumi passati alla storia: Podgora, Sabotino, Montello, Grappa, San Michele, Carso, Bainsizza, Pasubio, Faiti, Vodice, Hermada, Montenero, Isonzo e Piave. Di qui l’attuale incontro con gli alpini di oggi, in congedo e in armi, non occasionale ma il riconoscimento di un rapporto iniziato sulla balze alpine e sviluppato nella condivisione di una grande impresa, la bonifica della palude malarica che oggi accoglie quattro nuove città e i borghi che a queste fanno corona. Erano alpini, una presenza che si rinnova nelle odierne missioni di pace .

    Una continuità di servizio attestato dall’alpino Andrea Tomasello, di Pontinia, rimasto gravemente mutilato in un attentato, nel maggio dell’anno scorso, in Afghanistan. Sarà proprio Tomasello a ricevere l’applauso più lungo durante questa cerimonia, quando, dimostrando la sua grande forza d’animo e il suo commovente coraggio, ha detto, dalla sua carrozzella, che quando si crede in una missione, condotta con il cuore e la volontà di fare del bene, se ne accettano anche serenamente le conseguenze .

    Nel ringraziare il sindaco e tutto il Consiglio comunale, Perona ha riconosciuto l’atto di fiducia di farci cittadini onorari ancor prima della conclusione dell’Adunata, e questo ci riempie di orgoglio e ci onora profondamente , anche perché si aggiunge all’analogo riconoscimento conferito all’ANA dalle città simbolo di Asiago e di Bassano. Torneremo alle nostre case ha concluso ricchi di una onorificenza che ci suggerisce una riflessione profonda .

    La motivazione

    All’Associazione Nazionale Alpini per il benemerito servizio reso alla Patria sempre ispirato all’affermazione dei principi di civismo e dei valori di libertà, pace, democrazia e solidarietà. I duri sacrifici, costati anche vite umane, nella realizzazione dell’opera di bonifica e della redenzione dell’Agro contribuendo a scrivere una delle pagine più gloriose della storia dell’umanesimo del lavoro del Novecento. Con speciale ammirazione e riconoscenza.

    Latina, 7 maggio 2009

    Pubblicato sul numero di giugno 2009 de L’Alpino.