Nella centrale operativa del Dipartimento

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    L’occasione della riunione a Roma dei presidenti del 4° Raggruppamento, unita a quella dei coordinatori della PC, ha permesso di organizzare una proficua trasferta nel centro Italia. Alla spedizione, oltre al sottoscritto che doveva incontrare e illustrare ai presidenti strategie e problematiche con le attività della nostra PC, erano presenti il gen. Francesco Beolchini, referente ANA presso il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, il segretario della PC ANA Michele Longo e i coordinatori delle specialità delle sottocommissioni: Francesco Morzenti per l’Antincendio boschivo, Renato Traverso per l’informatica, Luca Zanoni per le telecomunicazioni, Roberto Beltrame per le attività dei sub e Giuseppe Manzoni coordinatore di PC della sezione di Bergamo.

    La parte formativa è iniziata con la visita al Dipartimento nazionale di via Vitorchiano, dove sono presenti e coordinate tutte le attività di PC a livello nazionale e internazionale. Siamo stati accolti dal dirigente dell’Ufficio I volontariato, Titti Postiglione, che ha preso atto con soddisfazione dell’impegno dell’ANA nella ricerca di una sempre più affidabile e consolidata attività organizzativa.

    L’incontro nasce dal desiderio di conoscere le strutture che governano le emergenze: interessanti le visite alla sala Italia per la gestione ordinaria (centro di riferimento) dove sono presenti per 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno i referenti di Croce Rossa, Carabinieri, Esercito, ecc., per un primo controllo di ogni evento che può ricondursi ad attività di Protezione Civile. C’è poi la sala Italia allargata – comprende anche la postazione della funzione volontariato presidiata dal nostro Beolchini – che viene attivata quando l’evento diventa di interesse pubblico e necessita di un coordinamento di tutte le forze (enti, istituzioni, Regioni…), che potrebbero essere coinvolte nella gestione.

    Nella “sala decisioni” si riunisce il Comitato Operativo (sempre presieduto dal capo Dipartimento) che comprende rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile e Vigili del fuoco, Forze Armate, Polizia, Corpo forestale dello Stato, Croce Rossa, strutture del Servizio Sanitario Nazionale, organizzazioni nazionali di volontariato, Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, Capitanerie di Porto, Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente (Enea), Conferenza unificata Stato-Regioni-Città e Autonomie locali.

    Partecipano inoltre i rappresentanti di società di servizi e aziende, Autostrade per l’Italia, Ferrovie dello Stato, Enel. Possono poi essere convocati anche rappresentanti di autorità regionali e locali di Protezione Civile interessate da specifiche emergenze. Il Comitato Operativo ha l’obiettivo di valutare le notizie, i dati e le richieste provenienti dalle zone interessate all’emergenza, definire le strategie di intervento e coordinare in un quadro unitario gli interventi di tutte le amministrazioni ed enti interessati al soccorso. Abbiamo poi visitato il Centro Operativo Emergenze Marittime che gestisce e coordina le attività che avvengono in mare con il supporto delle capitanerie di Porto – Guardia Costiera, quale l’incidente della motonave Concordia all’Isola del Giglio.

    Il Centro Operativo Aereo Unificato ha, invece, il compito di gestire le attività aeree, in special modo quelle connesse allo spegnimento degli incendi su tutto il territorio nazionale. Ultimo, ma non certo per importanza, il “centro funzionale” che si occupa quotidianamente degli eventi meteorologici, specie per quanto riguarda gli effetti al suolo.

    Al momento della visita si stava svolgendo un’intensa attività che riguardava eventi nevosi in atto e di prossima formazione. Impiegando strumenti come radar, pluviometri, nivometri, e con la collaborazione delle regioni che dispongono di una qualificata e affidabile rete di gestione degli eventi, vengono emessi bollettini che forniscono le indicazioni utili per la prevenzione, ma anche per la gestione e la conoscenza in tempo reale dell’evento. L’indomani, alla riunione dei presidenti sono state presentate e discusse le diverse problematiche connesse all’attività di Protezione Civile.

    Alcuni spunti di riflessione sono stati estratti dal vigente regolamento di PC in ordine a questioni legate alla gratuità delle prestazioni del volontario, ai tempi dei rimborsi, alla formulazione di convenzioni, al rispetto della gerarchia associativa, all’assicurazione durante le attività, alla partecipazione degli “Amici degli alpini”, e così via, tutti argomenti pratici che spesso necessitano di chiarimenti da parte della Sede Nazionale. La giornata formativa è proseguita con la qualificata partecipazione alla riunione dei coordinatori di specialità che hanno suggerito come allargare e consolidare l’operatività degli alpini, anche in vista di una eventuale “mini colonna mobile dell’ANA”, dislocata sul territorio del 4° Raggruppamento e pensata per poter intervenire il più rapidamente possibile nel centro Italia.

    Nel pomeriggio, infine, i coordinatori della PC e i numerosi presidenti hanno discusso delle problematiche connesse all’operatività quotidiana dei volontari. Incontri allargati come questo, che hanno visto la partecipazione dei responsabili di Raggruppamento e della Sede Nazionale, hanno il vantaggio di trasferire in modo diretto indicazioni, esperienze e suggerimenti. E il risultato è oltremodo positivo perché è uno stimolo ad un maggior coinvolgimento personale e diretto nella nostra Associazione.