Nei valori alpini la riscoperta dell'Italia

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    Ci siamo detti di essere orgogliosi di voi e del vostro impegno e abbiamo gridato Viva gli Alpini, Viva l’Italia.
    Cos ci ha scritto un avvocato catanese commentando la presenza degli alpini all’Adunata di Catania, rendendosi conto che le polemiche, gli egoismi non erano altro che sciocchezze dettate solo dal non essere mai riusciti a conoscerci abbastanza e che non esiste il noi contrapposto al voi, ma che esiste solo il tutti noi insieme.
    E un medico ringrazia gli alpini che mi hanno fatto sentire orgoglioso di essere italiano e mi hanno dimostrato che un’Italia che credevo scomparsa da decenni, esiste ed ancora viva.
    In genere l’Adunata nazionale si lascia alle spalle solo dei buoni ricordi e quelle caratteristiche che sono tipiche di ogni Adunata, un evento pur ripetitivo ma cos diverso da un anno all’altro da essere, sempre, straordinario. Eppure, questa di Catania, un’Adunata che si presta ad alcune considerazioni aggiuntive e che ci
    riporta al momento che la nostra Associazione, e l’Italia con essa, stanno attraversando.
    Mai come ora l’Italia coinvolta nella realt europea, con il suo sistema normativo, economico e commerciale, con il suo modello di vita, con il suo sistema di difesa. Nell’ambito di quest’ultimo sono state fatte scelte che non condividiamo pienamente. La soppressione della leva obbligatoria che incrina un istituto di valori essenziali, la riduzione dei contingenti alpini ci trovano su posizioni contrapposte a quelle dello Stato Maggiore. Le nostre motivazioni, le nostre preoccupazioni vengono interpretate come una presa di posizione corporativa che non terrebbe conto della realt.
    Cos dicasi per la nostra battaglia perch l’arruolamento dei volontari, a ferma lunga o annuale, tenga conto dei bacini a tradizione alpina, e che vengano aperte, o riaperte, le caserme di alpini lungo tutto l’arco alpino.
    Cos dicasi per gli alpini che provengono dalle regioni non tradizionalmente alpine, dei quali vogliamo ancora una volta parlare. Non mai stata fatta alcuna preclusione sull’estrazione territoriale degli alpini tant’, per esempio, che ci sono e ci sono sempre stati alpini, sottufficiali e ufficiali sardi, siciliani, campani che si sono trovati benissimo con gli alpini friulani, valdostani, trentini, milanesi e abruzzesi. Abbiamo per anche detto, con altrettanta convinzione, che chi va a fare l’alpino e si mette il cappello con la penna, deve farlo con la stessa convinzione e con le stesse motivazioni di chi finora ha fatto l’alpino: con i valori,
    il senso del dovere, il rispetto per le istituzioni, la disposizione al sacrificio e alla solidariet che sono parte del nostro patrimonio storico.
    Quanto sia necessario preservare e tutelare questo nostro patrimonio ce lo ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, la stessa gente di Catania. Ci avete riempito i cuori con le vostre emozioni, le vostre esperienze, con i vostri valoriCatania in due giorni si unita sotto un’unica bandiera, quella Tricolore dell’ talia, ci hanno scritto, e ancora: grazie per averci fatto vivere lo spirito degli alpini, fatto di festa e goliardia ma che domenica, come d’incanto, si trasformato in storia, patriottismo, senso civico e morale.
    Aggiungiamo che ci sono state tali e tante testimonianze di condivisione di valori e di spirito alpino che giustificherebbero da sole, la nostra Adunata, e che hanno fatto bene agli stessi alpini. Perch abbiamo visto che la gente con noi, al di fuori di ogni convinzione politica o interesse, con uno spirito di unit che si traduce in orgoglio di appartenere alla stessa storia, alla stessa Bandiera. Nord e Sud si sono capiti meglio, si sono abbracciati.
    Siate immortali!, stato il lapidario incitamento di un giovane catanese.
    Il capo di Stato Maggiore della Difesa, parlando con i giornalisti al termine della sfilata, ha affermato che Le truppe alpine sono la punta di diamante del nostro Esercito.
    Condividiamo, e chiediamo comportamenti conseguenti.