NAPOLI, CAMPANIA E CALABRIA – Inaugurata la sede a Napoli

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    Nell’ambito delle manifestazioni per il 150º anniversario di fondazione del Corpo degli alpini, venerdì 14 ottobre scorso, è stata inaugurata la sede della Sezione di Napoli, Campania e Calabria, i cui locali sono stati interessati da recenti lavori di ristrutturazione. Ha tagliato il nastro presidente nazionale Sebastiano Favero (nella foto), mentre la benedizione è stata impartita dal cappellano militare Roberto Di Giuseppe.

    Presenti, inoltre, il gen. C.A. Giuseppenicola Tota, comandante Comfopsud, Federico di Marzo, vicepresidente vicario e alcuni consiglieri nazionali e presidenti di Sezione. Calorosa l’accoglienza riservata agli intervenuti da parte Marco Scaperrotta, presidente della Sezione Napoli, Campania e Calabria, il quale ha tenuto a sottolineare che i lavori sono stati eseguiti, in assoluta autonomia, dai soci e ha poi ringraziato il generale Tota per essere stato un punto di riferimento fondamentale durante il percorso che ha portato allo storico evento di ottobre.

    Nella stessa giornata, sempre nei locali della Sezione, alla presenza di Favero, del vicario di Marzo, dell’assessore all’Istruzione, Lavoro, Formazione e Pari opportunità della Regione Veneto Elena Donazzan, di Giorgio Cossutti per la Fellowship rotariani alpini e dei presidenti delle Sezioni di Bergamo, Giorgio Sonzogni e di Napoli, Campania e Basilicata, Marco Scaperrotta, si è svolta la cerimonia di consegna della scultura raffigurante la Colonna mozza, realizzata dall’alpino valdimagnino Gianantonio Todeschini su una pietra dell’Ortigara e donata alla Sezione dai “Lupi dei Tre Faggi”, alpini bergamaschi appartenenti a diversi Gruppi della Valle Imagna, guidati da Carlo Manzinali.

    La scultura è stata benedetta da don Bruno Midaglia, cappellano della Sezione e va ad aggiungersi ai due massi del Grappa, presenti nella città partenopea, il primo posizionato il 21 aprile 1920 nella Scuola militare Nunziatella, l’altro portato in città dagli alpini di Crespano del Grappa in occasione dell’Adunata nazionale del 1932 e custodito presso il mausoleo Schilizzi, ara votiva dedicata ai Caduti per la Patria, fra i maggiori esempi italiani dello stile architettonico neo-egizio.

    Gianfranco Musacchio