MONZA Macherio in festa per il raduno della Sezione

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    Macherio imbandierata e in festa per due giorni, sabato 29 e domenica 30 giugno, per le celebrazioni dei trent’anni del Gruppo alpini e per il raduno della sezione di Monza, organizzato dal capogruppo Antonio Taddei e dal segretario Erminio Vigan con il presidente sezionale Luigi Marca e la segreteria sezionale.
    E’ stata una festa alla quale hanno partecipato anche i cittadini di Macherio.
    Sabato sera la sala del cinema parrocchiale era stracolma per il concerto del coro del gruppo di Seregno, diretto dal maestro Francesco Calonego e del coro La Baita di Carate, diretto dal maestro Peppino Pirola. Il concerto di cori un momento importante nelle manifestazioni alpine: sono un tutto nelle nostre tradizioni, nella nostra storia, risvegliano ricordi, accendono gli animi: tutto questo ha manifestato il pubblico applaudendo ogni esibizione. Come spesso avviene, difficile per i coristi lasciare il palco, per le richieste di nuovi canti da parte del pubblico. Cos, alla fine i due cori si sono uniti e hanno cantato un bis fuori programma concludendo con Signore delle cime, che una canta alpina ma anche una splendida preghiera.
    Domenica, ammassamento e quindi sfilata per le strade di Macherio imbandierata fino al piazzale del monumento agli Alpini. Aprivano il corteo la Banda di Macherio e quella di Bareggia seguite dal gonfalone della citt di Macherio scortato dal sindaco Franco Verga, e quindi dal vessillo della sezione con il presidente Luigi Marca e il consigliere nazionale Giuliano Perini che aveva presenziato anche al concerto di cori la sera precedente. Quindi cerimonia dell’alzabandiera al suono dell’Inno di Mameli e quindi benedizione del nuovo gagliardetto del gruppo da parte del parroco di Macherio don Giuseppe Corti, che ha poi concelebrato la S.Messa con il cappellano alpino padre Ludovico Balbiani.
    All’omelia, padre Balbiani ha esaltato i valori alpini, affermando che le penne nere sono il punto di riferimento di tanti paesi, servendo la Patria con generosit.
    Conclusa la Messa con la preghiera dell’Alpino, ha preso la parola il sindaco Verga, che ha dato il benvenuto agli alpini, con il loro rispetto per le tradizioni e la storia, l’aiuto ai pi deboli e a chi in difficolt, nelle emergenze, la loro testimonianza nella vita sociale con costante impegno. Gli alpini hanno provato su se stessi la sofferenza ha continuato il sindaco per questo hanno un grande senso di solidariet e di appartenenza al Corpo. Vi ringrazio ha concluso per aver conservato il vostro spirito alpino affinch lo possiate consegnare alle future generazioni.
    Molto conciso, com’ suo stile, il presidente sezionale Marca, che ha ricordato la figura di don Gnocchi, il cappellano gi santo per gli alpini, nel centenario della nascita, ha avuto parole di grande ammirazione per i veci e i reduci e rivolto agli alpini ha detto: Avanti cos, non molliamo mai.
    Ha concluso i discorsi il consigliere nazionale Perini, che ha portato il saluto del presidente nazionale Beppe Parazzini, impegnato a Feltre per gli 80 anni di questa sezione. E prendendo lo spunto dal monumento all’Alpino, ha affermato che non soltanto una struttura di arredo urbano, ma che serve per ricordarci quando vi passiamo davanti sia pur nella fretta di tutti i giorni chi ci ha preceduto e ci ha dato tanto.
    Dopo il rancio alpino, nel pomeriggio c’ stata una dimostrazione dei cani addestrati dalla scuola di Limbiate per accompagnare i non vedenti (ricordiamo che la sezione di Monza ha gi curato l’addestramento di oltre trenta cani) e quindi, alle 17, la cerimonia dell’ammainabandiera presso il monumento agli Alpini che ha concluso i due giorni di memoria e di festa.