MONDOVÌ – Un importante riconoscimento

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    In occasione dell’80º anniversario della ritirata di Russia, il Comune di Sant’Albano Stura e il locale Gruppo hanno voluto celebrare la ricorrenza storica con una serie di iniziative per “Non dimenticare”. La prima è stata il 3 febbraio con l’inaugurazione della mostra storica con i cimeli militari del Corpo degli alpini, a cura dell’alpino Lino Ravetto, nella sala consiliare del comune di Sant’Albano Stura, seguita dalla serata dedicata alla presentazione del libro “Le ultime tradotte partite per la Russia” di Giorgio Ferraris e dalla proiezione del video documentario “Tornerà la primavera”, realizzato dai fratelli Panzera con le testimonianze dei reduci di Russia.

    I ragazzi della scuola primaria e secondaria inferiore in visita alla mostra sono rimasti colpiti dai racconti dell’alpino Ravetto e di altri alpini del locale Gruppo che hanno condiviso aneddoti sulle penne nere. Domenica la sfilata delle rappresentanze delle Sezioni della Granda, una moltitudine di gagliardetti, la fanfara della Taurinense, il picchetto d’onore del 1º reggimento di artiglieria della caserma di Fossano, la banda musicale di Farigliano, autorità politiche, il consigliere nazionale Giampiero Daprea, il reparto salmerie della Sezione di Mondovì e il plotone storico “Alpin del Dôi” con le uniformi in grigio-verde. Una giornata carica di emozioni cadenzata dalle varie fasi scandite con precisione dal cerimoniere Gian Carlo Bovetti, vicepresidente sezionale, culminate con il saluto e l’omaggio ai due reduci alpini: Giuseppe Falco detto Beppe (classe 1921) di San Rocco Castagnaretta e Antonio Rossi (classe 1923) nativo di Sant’Albano.

    Un terzo reduce, Stefano Bongiovanni, era rappresentato dal figlio. Prima di partecipare alla Messa officiata dal cappellano militare don Mauro Capello, il sindaco Giorgio Bozzano ha reso onore al comitato Memoriale della divisione Cuneense con il conferimento della cittadinanza onoraria (nella foto) “…come onorificenza di alto valore morale per aver dato prova di esemplare attività attraverso opere concrete finalizzate a far conoscere le vicende della Campagna di Russia onorandone i Caduti in combattimento, i Dispersi e i Morti in prigionia valorizzando il loro sacrificio ed il loro dovere compiuto…”.

    Alessandro Petracca