L’unione fa la forza

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    L’Ospedale realizzato in Fiera a Bergamo è tra i quattro progetti selezionati come meritevoli per il “Premio Qualità 2020 – Speciale Covid”, bandito dalla Joint Commission Italian Network con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di una cultura del miglioramento tra gli attori del sistema sanitario italiano. Il progetto è stato selezionato tra 40, presentati dalle organizzazioni sanitarie impegnate nella lotta al Covid-19 ed è stato apprezzato sotto il profilo dell’innovazione e dei risultati conseguiti.

    La realizzazione dell’Ospedale in Fiera è frutto della grande capacità di alimentare la collaborazione tra realtà diverse, a partire dalla Sanità Alpina e dalla Protezione Civile Ana che hanno messo a disposizione le conoscenze acquisite nella gestione dell’Ospedale da Campo dell’Associazione, nella logistica e nella sicurezza, a Emergency che si è unita agli sforzi profusi nella progettazione, a Confartigianato Bergamo che ha organizzato e coordinato il lavoro di più di tecnici e artigiani che in modo volontario hanno partecipato alla realizzazione in tempi record del progetto. Senza dimenticare le decine di aziende che hanno donato tempo, materiali e fondi. L’Asst Papa Giovanni XXIII che ha la gestione sanitaria della struttura in Fiera, ha fornito le competenze specifiche per l’attività ospedaliera e il personale specialistico per la cura dei pazienti, garantendo in maniera permanente l’attività di coordinamento e di direzione del presidio.

    I punti di forza, evidenziati dalla Joint Commission Italian Network per la selezione dei progetti più meritevoli, sono stati l’estrema flessibilità in un contesto emergenziale di crisi sanitaria e la sua replicabilità. Ricordiamo che la struttura durante la prima fase aveva ospitato 147 pazienti tra terapia intensiva e sub-intensiva e con la diminuzione dei contagi era stata riconvertita in presidio polifunzionale dedicato al follow-up dei pazienti Covid e ad altre attività quali le vaccinazioni, il “drive through” che permette di effettuare i tamponi naso-oro-faringei restando sulla propria auto e i tamponi per gli alunni delle scuole.

    Con il riacutizzarsi dell’infezione e l’aumento dei pazienti bisognosi di cure la struttura modulare ha permesso di modificare facilmente le attività che è possibile svolgere al suo interno e in 48 ore, grazie a volontari e tecnici, sono state nuovamente allestite le unità di terapia intensiva, sub-intensiva e di degenza. Con queste caratteristiche l’Ospedale potrebbe diventare un modello ed essere riproposto in altre zone del nostro Paese dove non ci sono strutture adeguate a sopportare le criticità di una pandemia.

    Il “Premio Qualità 2020 – Speciale Covid”, conseguito ufficialmente dall’Asst Papa Giovanni XXIII che ha partecipato al bando, è un bellissimo monumento alla collaborazione che ci ricorda la vera forza di una comunità. Donatori, volontari, medici, responsabili, tecnici, artigiani uniti in un progetto per il bene di tutti.