L’iscrizione vale ovunque

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    Residente in un paese della provincia di Piacenza sono iscritto con soddisfazione da anni al locale gruppo alpini. Durante le vacanze e qualche fine settimana assieme alla mia famiglia frequento con piacere una frazione del Comune di Vione in alta Valcamonica (Brescia). 

    Ho chiesto di iscrivermi al nutrito gruppo Ana del posto ma non è possibile se non abbandonando il Gruppo di residenza: questo, mi hanno spiegato entrambi i Capigruppo, è quanto previsto dal regolamento associativo. Personalmente ritengo assurda tale norma e caldeggerei una modifica statutaria in tal senso. È come se non potessi contemporaneamente tifare per due squadre calcistiche o essere iscritto a due circoli culturali diversi!

    Carlo Paolo Bortolamedi San Giorgio Piacentino, Sezione di Piacenza

    Caro amico, la tessera Ana non è il doppio passaporto per avere più diritti di cittadinanza. La nostra cittadinanza è unica, ovunque si abiti. È un’adesione formale, ma prima ancora morale e, una volta acquisita, è valida ovunque. È come se io, giornalista professionista iscritto all’Ordine del Veneto e, di conseguenza all’Ordine nazionale, chiedessi di iscrivermi a quello della Lombardia. A quale scopo? E cosa cambierebbe?