Sul mensile nazionale si parla poco delle mogli (o chi per esse) alpine . Molte si danno da fare nei gruppi e con queste poche righe le vorrei ricordare: Le nostre mogli, compagne, madri e sorelle sono felici di contribuire a diffondere i valori su cui si fonda il Corpo degli Alpini. Oltre le transenne di ogni sfilata si sprecano in battimani ed evviva , orgogliosamente indirizzati al proprio Radames che marcia trionfante nel cuore del corteo. Leggono più del consorte il periodico sezionale o L’Alpino , indicandogli gli articoli interessanti. Per questo le ringraziamo .
Nino Venditti Sezione ANA Lecco
Hai perfettamente ragione, caro Nino. Se dietro gli oltre trecentomila iscritti all’A.N.A. non ci fossero altrettante donne votate alla santità, per non parlare delle mamme ed altro, la nostra Associazione sarebbe come minimo azzoppata. Purtroppo nel nostro zaino resta ancora una buona dose di maschilismo, almeno apparente e fortunatamente di natura benevola, che ci vuole ad ogni costo, una volta calcato il cappello in testa, sempre e comunque dei leoni. E finiamo per trascurare le fans più accanite dell’alpinità. Chissà che un giorno, qualche vate, dimentico per un istante delle nude rocce , s’ispiri ai cieli della femminilità e si sciolga in un cantico alla donna dell’alpino .