Un fiume giallo

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    Da tempo coltivavo il desiderio di vedere sfilare all’Adunata nazionale, la Protezione Civile dell’Ana in un unico blocco. Ho quindi inoltrato la richiesta al Presidente nazionale ottenendo l’approvazione per l’Adunata a L’Aquila. Avevo espresso più d’una motivazione a sostegno della mia richiesta, soprattutto ripensando all’opera svolta dagli uomini della Protezione Civile Ana durante l’emergenza per il sisma dell’aprile 2009: fu la più massiccia partecipazione di volontari a un’attività di solidarietà. Ben 8500 turni settimanali, un anno intero, dal 6 aprile 2009 fino a fine marzo 2010 coperto da 50/60 persone con punte iniziali anche di 250, coinvolgendoci ad ogni livello di responsabilità.

    Altra motivazione era legata al battesimo di quella Colonna Mobile Ana, nata proprio dall’esperienza vissuta in Abruzzo, in grado di offrire risposte organizzative e funzionali maggiormente performanti alle diverse emergenze che, purtroppo, colpiscono il nostro Paese. Senza falsa modestia, ho avuto ragione. A L’Aquila, domenica mattina, all’ammassamento nell’interno della caserma Rossi, la partecipazione è stata straordinaria, più numerosa rispetto all’Adunata a Pordenone. Non appena abbiamo iniziato a sfilare, abbiamo sentito forte l’affetto della popolazione, densamente assiepata dietro le transenne. Un fiume giallo che ha sorpreso tutti!

    Non è la prima Adunata a cui partecipo, ma ho vissuto insieme a tutti i volontari che mi accompagnavano un’emozione fortissima. Ero commosso davanti alla gente che gridava forte: «Grazie alpini, grazie!». Uomini e donne che si allungavano per stringerci la mano, chiamando per nome molti di noi. I numerosi attestati che ho e abbiamo ricevuto, da quello del nuovo Capo Dipartimento della Protezione Civile dott. Fabrizio Curcio, all’umile «grazie!» di una persona che ha perso tutto in un istante, sono senza dubbio il motore che anima questa splendida realtà fatta di uomini semplici eppure straordinari. Grazie volontari!

    Giuseppe Bonaldi