L'entusiasmo dei bocia la saggezza dei veci

    0
    111

    A fine anno siamo usi fare un bilancio, dare uno sguardo ai dodici mesi trascorsi prima di iniziare un nuovo anno. Noi, piuttosto che guardare al passato abbiamo preferito rivolgere gli occhi al futuro: ai giovani. Non è che il passato non ci interessi, anzi, è quello che fa degli alpini ciò che sono: un tutt'uno con la stessa storia dell’Italia, soprattutto della sua gente di montagna con le sue tradizioni, i suoi valori. Non è che, improvvisamente, ci siamo accorti dei giovani. Semplicemente è tempo che i giovani abbiano maggior incidenza nell’Associazione.

    Per questo il presidente nazionale ha voluto incontrarli, in tutti e quattro i raggruppamenti (in questo numero la cronaca dei due primi incontri, a Costalovara e ad Ascoli Piceno) per dire loro di farsi avanti, di dire cosa si aspettavano dall’Associazione, suggerire nuove iniziative, muovere anche critiche, purché siano costruttive. C’era il pericolo di essere fraintesi, di far credere che il patrimonio, anzi, la ricchezza degli anziani, dei reduci, dei veci , di coloro che hanno portato lo zaino per tanti anni, fossero venuti meno. Sono stati gli stessi giovani a dare una risposta nel più schietto spirito alpino: Stateci vicini, insegnateci , è stato il messaggio che hanno lanciato, e si sono detti pronti a fare la loro parte, ad assumersi le loro responsabilità.

    Certo, c’è stato anche chi ha lamentato la mancanza di spazio all’interno della sezione o del gruppo, ma anche chi ha valorizzato i veci : tutti hanno parlato con un grande rispetto, hanno dimostrato di essere cresciuti a una buona scuola. Il nostro presidente nazionale ha lanciato la proposta di far costituire un gruppo di lavoro all’interno di ciascuno dei quattro raggruppamenti in modo che i giovani abbiano i loro portavoce.

    Bene è stato accolto il suo invito a collaborare con il rispettivo capogruppo figura importantissima nell’Associazione con i presidenti di sezione e con i consiglieri nazionali, che sono il terminale del CDN nel territorio e sono messi lì per lavorare . In un momento in cui l’attenzione dell’Associazione è rivolta particolarmente al Meridione, divenuto bacino di arruolamento dei giovani negli alpini non più di leva ma volontari ecco che i giovani, frequentando altri giovani, possono contribuire ad alimentare la forza dell’ANA.

    Questo messaggio il nostro presidente intende lanciarlo anche alla prossima Adunata, ad Asiago, città piena di storia alpina: una rappresentativa di bocia potrebbe sfilare in apertura di sfilata, per far dire loro: Siamo qui . Siamo qui con il nostro entusiasmo, con la saggezza dei veci , è quanto hanno detto negli incontri con Perona. Questi giovani non sono più anziani di molti dei loro bisnonni che si riunirono sull’Ortigara 85 anni fa, gettando le basi della nostra Associazione.

    Per questo il CDN ha assunto come motto per l’Adunata: Sulle orme dei Padri per non dimenticare . I nostri padri lasciarono sull’Ortigara e sugli altri campi di guerra tanti loro compagni e a noi tramandarono i loro valori, preziosi oggi più che mai. Gli stessi valori che i giovani vogliono ora raccogliere.
    Sì, il futuro dell’Associazione mostra di essere in buone mani.