All’inizio è sempre sorpresa, entusiasmo, vitalità. E dopo i nostri primi cent’anni, vissuti camminando a braccetto con la storia del nostro Paese, possiamo dire con orgoglio che la vivacità dell’Associazione è rimasta pressoché inalterata. Ne sono testimonianza progetti come quello dedicato alle scuole e intitolato “Il Milite… non più ignoto”, il concorso indetto dall’Ana in collaborazione con il Ministero della Difesa allo scopo di esplorare il tema della Prima guerra mondiale attraverso l’adozione di un monumento ai Caduti presente sul territorio. Nel 2017/2018 – il concorso è giunto al terzo e ultimo anno – hanno partecipato 26 istituti di sei Regioni (Abruzzo, Campania, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto), tra i quali la commissione formata dal vicario Ana Alfonsino Ercole e dai Consiglieri nazionali Mauro Azzi e Francesco Maregatti ha scelto i vincitori a livello regionale per il biennio. La lotta per l’alloro è stata serrata, tant’è che in due casi ha portato a degli ex aequo (la classifica dettagliata è consultabile in queste pagine). Uno degli esempi più belli è quello della scuola di Calcinato che ha partecipato al progetto con due classi elementari di Ponte San Marco e la media “Dante Alighieri”, che tra gli istituti di tutte le regioni in concorso ha ottenuto il gradimento maggiore con un punteggio di 4,65 su 5. Gli studenti, seguiti dai loro insegnanti, si sono concentrati sulla Torre civica inaugurata il 18 maggio 1919 sotto l’egida del Ministero della Pubblica Istruzione che si fece promotore di iniziative per creare in ogni paese un luogo della memoria, emanando apposite circolari che i Regi Provveditori diffusero in tutte le scuole. «Oltre alla storia della costruzione dell’opera, davanti alla quale passavano distrattamente tutti i giorni, i giovani hanno scoperto quella delle persone a cui era dedicata, ovvero i Caduti della Grande Guerra», racconta Luigi Lecchi, alpino e insegnante alle elementari del paese. E la curiosità si è insinuata nei giovani alla lettura dei cognomi sulla lapide, molti dei quali erano uguali ai loro. L’iniziativa scolastica ha valicato le mura della scuola perché «i ragazzi hanno chiesto a casa, coinvolgendo i genitori e soprattutto i nonni, trasformando una lezione in classe in quella ad un’intera comunità». Altro importante aspetto, oltre a colmare delle lacune nello studio della storia – il cui metodo è principalmente nozionistico – è stato l’approccio emozionale. «Per i ragazzi – continua Luigi – quello che hanno vissuto i loro bisnonni risiede nell’ambito della fantasia e quindi sono stati colpiti dal fatto che abbiano passato momenti così difficili, a volte tragici. Il concorso è stato dunque d’aiuto a comprendere che le sfide della vita non sempre ti pongono davanti vicende piacevoli». E la particolarità in questo spunto di crescita è che i ragazzi di terza media hanno aiutato a far capire meglio alcuni passaggi delicati ai più piccoli delle elementari. Il progetto di ricerca chiedeva alle scuole di proporre anche una prova di creatività sul tema approfondito con la precedente attività di ricerca storica. E anche qui i calcinatesi hanno proposto uno spettacolo teatrale in otto scene, intitolato “Cara mollie… ora vengo colle mie notisie”, proponendo un copione molto ricco che si snoda sul sottofondo della guerra ricreata con suoni e luci, raccontando la vita quotidiana della comunità attraverso dei personaggi come la maestra, il postino, la lavandaia. Si narra della costruzione della Torre civica, delle vicende di chi è al fronte e ha dovuto abbandonare tutto, fino al culmine con la lettera di un soldato alla moglie che dà il titolo allo spettacolo: “Tu mi hai detto che mi aspetti a casa ma ho paura che per me sia finita, ho paura che non potrò vedere più la mia famiglia. Il mio coraggio è finito e mentre scrivo capita una granata vicino a me che causa morti e feriti. Certo che voialtri non vi pareva che sia così. Voialtri pensate che le trincee siano come le case ma invece ci rintaniamo in tanti buchi come fossimo tanti topi”. Vedendo i lavori proposti, molti dei quali altrettanto puntuali e creativi, vien da pensare che l’esperienza di Calcinato è simile a quella delle altre realtà. Sono stati lavori di squadra e in molti casi di una comunità, possibili grazie agli alpini e al progetto proposto dall’Associazione, al Ministero della Difesa che l’ha sostenuto e alle scuole e agli insegnanti che hanno saputo capirne l’importanza didattica ed educativa, perché nella comprensione del passato troviamo le radici del nostro futuro.
Matteo Martin
Di seguito la classifica dei vincitori regionali per il 2017/2018 che, unita a quella dei due anni precedenti, porterà alla scelta del vincitore nazionale del concorso “Il Milite… non più ignoto”, la cui premiazione avrà luogo nei giorni dell’Adunata nazionale a Milano, in programma dal 10 al 12 maggio 2019.
REGIONE | SEZIONE | TITOLO PROGETTO | PUNTEGGIO |
ABRUZZO | Abruzzi | L’epigrafe di Teramo | 3,30 |
CAMPANIA | Napoli Campania Calabria | I Caduti di Reino | 3,70 |
LIGURIA | Savona | Storie ignote di Militi non più ignoti | 3,30 |
LOMBARDIA | Brescia | Calcinato durante la Grande Guerra | 4,65 |
PIEMONTE | Saluzzo | Casalgrasso racconta… | 4,34 |
Valsesiana | I Caduti gattinaresi nella Prima guerra mondiale | 4,34 | |
VENETO | Padova | In nome della libertà | 4,33 |
Verona | In memoria di… | 4,33 |