IMPERIA – Oltre il virus

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    Una mattinata uggiosa che non ha fatto mancare qualche goccia di pioggia, ha accolto le delegazioni delle Sezioni del 1º Raggruppamento che, accogliendo l’invito della Sezione di Imperia, si sono date appuntamento al Colle di Nava per onorare i Caduti della divisione alpina Cuneense. Fervono gli ultimi lavori di addobbo intorno al sacrario per dare dignità a quello che doveva essere il 72º raduno e che, nonostante la zona bianca, sarà solo un incontro.

    L’intenzione degli alpini imperiesi e non solo, è quella di mantenere la continuità di un evento che fu fortemente voluto dai reduci liguri della Campagna di Russia su iniziativa del Capogruppo Giuseppe Colombo di Sanremo (il cui Gruppo all’epoca era inquadrato nella Sezione di Savona appena ricostituita), che con il supporto dei dirigenti delle Sezioni di Genova, Savona e Imperia si fece promotore per innalzare un cippo a ricordo dei compagni Caduti; venne scelto questo punto di congiungimento tra la Liguria, il Piemonte e il Monte Saccarello, cippo inaugurato con un raduno intersezionale il 17 settembre 1950.

    A metà mattinata inizia la cerimonia con l’alzabandiera. Si schierano le Sezioni con i loro vessilli sul sagrato della cappelletta che conserva le spoglie del generale Emilio Battisti, ultimo comandante della divisione “martire”, e i gagliardetti dei Gruppi. Le insegne dell’Unirr si posizionano intorno al cippo. Il nucleo sezionale di Protezione Civile con il generale Marcello Bellacicco (ora che è a riposo, ne è il vice responsabile), mantiene l’ordine sulla strada mentre salgono le note dell’Inno nazionale.

    Il cerimoniale è ristretto: non si celebra la tradizionale Messa in suffragio ma c’è don Marco Castagna alpino e cappellano della Sezione di Imperia, che benedice il cippo mentre la tromba intona il Silenzio che riesce ancora una volta a commuovere i tanti alpini a bordo strada, sebbene disturbati dal flusso di auto, ed è un peccato. C’è spazio per i saluti delle autorità, dall’assessore del Comune di Pornassio che ricorda il sacrificio dei numerosi giovani alpini della zona tutti reclutati nella Cuneense, al Presidente della Sezione di Imperia, Giovanni Badano che nel suo discorso sottolinea come «un virus, per potente che sia, non può cancellare dalla memoria e il ricordo dei nostri morti. E noi qui a Nava vogliamo ancora ricordare i 13.470 Caduti della divisione Cuneense». Molto sentita e apprezzata l’orazione ufficiale del Consigliere nazionale Antonio Franza.

    I ventotto rintocchi della campanella hanno accompagnato le autorità che hanno deposto un omaggio floreale sulla tomba del generale Emilio Battisti. Tutto si è svolto con molta semplicità, con il solito rigore che da sempre contraddistingue questa cerimonia, peculiarità cui gli alpini imperiesi tengono molto e di cui vanno molto fieri perché rispecchia in tutto i tratti del carattere della gente ligure e della natura della loro aspra terra. Molto festoso e piacevole, invece, il momento dei saluti. È stato bello rivedersi e guardarsi in faccia e scambiarsi parole e qualche pacca sulle spalle dopo tanti mesi di forzato distanziamento. È stato bello lasciarsi con un sorriso e ritornare a casa con il cuore che senza accorgersene era diventato più leggero, leggero come una penna nera.

    Enzo Daprelà