Il sogno di Mimmo

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    Ormai è passato quasi un anno da quando il gen. D. (ris) Girolamo Scozzaro è “andato avanti”. Era il 13 aprile dell’anno scorso, la domenica delle Palme, quando la telefonata della moglie Valentina mi ha raggiunto e tra le lacrime mi ha dato la notizia che non avrei mai voluto ricevere, ma che ormai aspettavo.

    Aveva lottato con tutte le sue forze contro un male aggressivo che gli avevano diagnosticato l’anno prima, sorretto dalla famiglia che gli aveva fatto quadrato intorno, ma l’esito era purtroppo scontato e lui lo sapeva. La serenità che nel corso della malattia ha ostentato, fino all’ultimo giorno, era un atteggiamento che con immane sforzo si era imposto per stemperare l’impatto della tragedia sulla sua famiglia che, sola, precedeva la “sua” Brigata. Il gen. Scozzaro, Mimmo per gli amici, è stato l’ultimo comandante della brigata alpina Tridentina in Bressanone, dal luglio 2000 fino allo scioglimento il 31 dicembre 2002. Perché della Brigata restasse una traccia concreta nella città di Bressanone – sede del comando dalla costituzione (1951) della brigata erede delle tradizioni della eroica divisione Tridentina di Reverberi – il gen. Scozzaro si era battuto perché alla Tridentina venisse intitolata una via cittadina, come qualche anno prima aveva promesso il sindaco in occasione di un affollatissimo raduno degli “ex” della brigata. In questa sua battaglia Mimmo aveva avuto l’appoggio di migliaia di veci della brigata e non solo, aveva coinvolto tutte le Sezioni ANA in Italia, le Associazioni combattentistiche e d’Arma e aveva raccolto quasi seimila firme a sostegno della causa. È stata una battaglia vinta a metà che gli ha lasciato l’amaro in bocca, ma non si era rassegnato e meditava altre forme di intervento. Non ne ha avuto il tempo.

    Gen. D. (ris) Natalino Vivaldi