Il monumento all'Alpino di Brunico

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    Sul monumento all’alpino di Brunico, tra le righe della lettera che mi hai inviato, pare d’intravedere un certo ottimismo da parte tua circa le intenzioni di coloro che sputano veleno sugli italiani. Se è così, vorrei avere anch’io la stessa tua speranza. Ma credo di essere facile profeta. Fra non molto prevedo una ancora più infuocata ripresa degli attacchi nell’imminenza delle prossime elezioni amministrative a Brunico, la primavera prossima.

    Romeo Pantalone

    Pur avendo una discreta considerazione di me stesso non arrivo a pensare di avere il dono della profezia. A parte gli scherzi, il mio moderato ottimismo sulla situazione in Alto Adige nasce da una considerazione elementare: non c’è interesse, se non da parte di pochi esaltati, a tenere troppo alto il livello della tensione. Il benessere di cui godono le province di Trento e Bolzano fanno invidia in Italia e all’estero. È il tarlo dei nostalgici che bisogna contenere nei limiti del contesto storico attuale. In tutta Europa si cerca di valorizzare le specificità locali senza le contrapposizioni di un secolo fa. Non sono pochi quelli che l’hanno capito. Anche in Alto Adige.

    Pubblicato sul numero di dicembre 2009 de L’Alpino.