Il disastro ferroviario alla stazione di Viareggio è giunto all’improvviso ed ha portato morti, distruzione e dolore in una città conosciuta per la gioia di vivere. Mentre le Istituzioni stanno cercando le responsabilità, non si può fare a meno di evidenziare la generosità dei cittadini. Non c’è stato infatti bisogno di requisire alberghi o alloggi per ospitare i milleseicento sfollati, accolti da in altrettante famiglie di amici e conoscenti. A questo spirito altruistico non potevano certamente venire meno gli alpini del gruppo di Viareggio. Hanno messo a disposizione la sede per accogliere e servire un pasto caldo a tutti i volontari delle varie associazioni, ed erano molti, che si erano prodigati nei soccorsi durante le lunghe ore di quella tragica notte.
Roberto Andreuccetti
Nessun dubbio sulla disponibilità degli alpini, con l’aggravante’, lasciatemela passare, che sanno anche confezionare ottimi piatti.
Pubblicato sul numero di dicembre 2009 de L’Alpino.