Il cappello di mio marito

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    Sono friulana e vedova di un abruzzese alpino, abbonato e tesserato che amava molto il Friuli. Mio marito adorava partecipare alle Adunate con il suo cappello e non mancava mai una sfilata per cui avevo pensato quest’anno a Pordenone di sfilare con il suo cappello d’alpino.

    Ma la sfilata ha voluto farla la sorella di mio marito e io ho accettato perché per me sarebbe stato troppo doloroso. Domenica mia cognata ha iniziato a sfilare con il cappello del 9°, al primo controllo è andato tutto bene, ma al secondo l’hanno fatta uscire. Sono rimasta tanto male che ho pianto, perché un cappello d’alpino non si fa uscire dalla sfilata, deve farla tutta con tanto orgoglio. Perché è successo? Il prossimo anno a L’Aquila come posso fare per sfilare con il cappello di mio marito? Non voglio un cappello sul cuscino, il cappello deve marciare, camminare con forza e orgoglio come era lui.

    Paola Filiputti Cirulli – Roma

    Gentile signora, sono dispiaciuto per quanto accaduto, ma il regolamento su questo punto è molto preciso. Come lei sa, possono sfilare col cappello soltanto gli iscritti all’ANA, che hanno fatto il servizio militare. Potrà sembrarle crudele, ma anche questo è un modo per conservare l’identità di un’Associazione, evitando di trasformarla in un circolo culturale.