Grazie, alpini!

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    Sono una operatrice della casa di riposo Simondi di Vinadio. A nome mio e di tutti i sessanta ospiti, vogliamo ringraziare gli alpini perché ogni anno ci fanno visita portando caldarroste, vino e bibite. È una grande gioia vederli arrivare, sorridere e cantare perché regalano il loro tempo a persone malate e sofferenti facendole gioire. Continuate così.

    Anna Giordanetto Vinadio (CN)

    Il libro verde che il Centro Studi A.N.A. pubblica ogni anno raccoglie, sia pur sommariamente, le attività dei gruppi e delle sezioni svolte nell’arco dell’anno a favore di gente bisognosa, di comunità, di istituzioni pubbliche. Da quelle pagine emerge, sia pur in percentuale ridotta, una mole enorme di lavoro, quantificabile in milioni di ore. Per non parlare della Protezione civile nazionale e locale, che riceve da parte degli alpini un contributo di presenze assolutamente determinante. Ma ritengo che non sia questa la parte più significativa dell’opera svolta dai nostri soci. Lei, signora, ha colto perfettamente lo spirito che ci anima: essere presenti dove qualcuno ha bisogno di aiuto. Il sentimento di fraternità di naja si allarga nel tempo alle persone in difficoltà, per cui diventa spontaneo il gesto di visitare le case di riposo, essere accanto al letto di un amico malato, vicini a famiglie con problemi economici e non solo. Solidarietà è ormai un termine abusato, inteso spesso nel significato di qualche euro tolto dalle tasche. Non è così.