Gli alpini paracadutisti passano alle dipendenze del Comando Forze Speciali

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    Da luglio il 4° reggimento alpini paracadutisti non è più sotto la guida del Comando Truppe alpine ma dipende dal Comando Forze Speciali, una struttura di recente costituzione che raggruppa tutte le Forze Speciali e per Operazioni Speciali dell’Esercito. Questo cambiamento, che si inquadra nell’ambito del processo di riorganizzazione delle Forze Armate, rappresenta un’attestazione di merito per un’unità d’elite della Forza Armata che, con grande professionalità, è sempre impiegata nei più difficili teatri operativi in cui sono presenti i militari italiani.

    Il comandante delle Truppe alpine, gen. Alberto Primicerj si è recato a Montorio Veronese, sede del 4° reggimento, per rendere omaggio alla Bandiera di guerra del reggimento e salutare i militari e il comandante del 4°, col. Salvatore Paolo Radizza.

    I parà continueranno a portare il cappello alpino e saranno gli unici tra i reparti d’elite, che contano tra le fila anche le forze speciali del 9º reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin”, il 185º reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi “Folgore”, il 28º Reggimento “Pavia”, e il 26º Reparto elicotteri operazioni speciali.

    L’aviolancio degli alpini paracadutisti.

    Il generale Primicerj saluta il colonnello Radizza, comandante del 4° reggimento Alpini paracadutisti.