Giovani del 1° Raggruppamento: incontro a Saluzzo, con tante idee

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    Al raduno di Raggruppamento a Intra, accanto ai reduci del glorioso battaglione.

    Guidato dal presidente della sezione di Saluzzo, Giovanni Greco, si è tenuto a Saluzzo il 3º incontro della commissione giovani. Diversi i temi trattati, dallo stato dei lavori alle iniziative allo studio, senza però mancare di evidenziare problemi e aspetti che meritano più chiarezza e che necessitano di maggiore attenzione, uno su tutti: la comunicazione. Le discussioni si sono protratte fino a sera in maniera vivace, appassionata e critica.

    È emersa spontaneamente la volontà e l’impegno di lavorare e migliorare l’embrione che attualmente è il progetto giovani . Dispiace la mancanza di rappresentanti a livello nazionale o almeno di raggruppamento. Un incontro così schietto e onesto l’avrebbe sicuramente meritato. Decisione ferrea della commissione è di mantenere l’onestà che contraddistingue l’essere alpini.

    Non ci limitiamo a portare a galla tutto quello che di buono si sta facendo, ma anche ciò che attualmente non è positivo. Si è parlato di lavoro, di iniziative, ma anche di valori e ideali. Molte sono state le proposte e le richieste che sono partite dai giovani del 1ºRgpt. verso la sede nazionale: le risposte sono attese per il prossimo incontro.

    AL RADUNO DI RAGGRUPPAMENTO

    Tricolori alle finestre. Tricolori ai balconi. Tricolori sui lampioni. Tricolori che lambiscono il lago Maggiore. Striscioni di benvenuto. Curiosità e cordialità. Non ci sono parole per esprimere dettagliatamente la sensazione avuta entrando a Intra. Un paesaggio magnifico contornato da una comunità che ci ha accolto con grande calore. Non devono essere stati pochi i disagi per il traffico ed i parcheggi provocati dalla pacifica invasione di circa trentamila penne nere.

    Speriamo di averli ripagati con il nostro spirito alpino. E la speranza ai nostri occhi si è tramutata in certezza . È bastato aggirarsi per il centro storico e sul lungolago per assaporare l’apprezzamento nei nostri confronti. Non poteva essere altrimenti. Intra, nome che non passa inosservato nella storia del nostro Corpo. Nome di sacrifici, nome di battaglione, nome di penne nere. L’85º anniversario della fondazione della sezione non avrebbe potuto esser festeggiato in miglior modo.

    Giovani con la penna, giovani con la maglia verde, giovani con il loro motto stampato addosso: Dal 1919 l’impegno continua . Impegno che non manca nei lavori dell’Associazione come nei momenti della memoria. Ciò è dimostrato anche dalla vivacità con la quale sono apparsi sabato alla riunione dei presidenti. Il coordinatore, Marco Gualazzini, ha esposto la situazione attuale del progetto, le fasi di crescita e le proposte emerse durante le riunioni svolte durante l’anno. Sì, perché i giovani, da buoni alpini, lavorano in silenzio, senza clamori.

    Discutono, si scontrano, condividono idee e poi si siedono a tavola assieme, prendendo esempio dai loro veci . Sbattono i pugni sui tavoli, ma sempre con serenità per portare qualcosa che vada a vantaggio della nostra Associazione. Si è parlato anche di Cuneo e delle iniziative che sono allo studio per arricchire maggiormente il calendario delle manifestazioni dell’Adunata. E i giovani alpini vanno avanti, sulle orme di chi li ha preceduti.

    Lo stesso presidente nazionale, Corrado Perona, vede l’entusiasmo di questa nuova generazione che si affaccia alla vita associativa elencando i nuovi gruppi che sono nati e stanno nascendo nel 4º raggruppamento. Non è la novità che avanza, ma la continuità che cresce. E dopo il lavoro, tutti insieme, giovani e veci, si sono recati nella Chiesa di San Vittore a onorare chi ha raggiunto il gen. Cantore. All’uscita, rimettendo il cappello in testa, si sono viste tante penne scendere verso il lago.

    Via dopo via il loro numero continuava a crescere fino ad arrivare a piazzale Flaim dove è stato inaugurato il monumento All’Alpino mai tornato , segno materiale del ricordo e della memoria. Noi dopo di Voi . Con questa scritta i giovani hanno accompagnato i reduci. Dopo l’Adunata Nazionale di Asiago, hanno voluto rimarcare il loro pensiero.

    Hanno sfilato al fianco dei loro modelli, hanno sentito gli applausi riservati a quegli alpini che hanno dato vita alla nostra storia, alla nostra realtà. Intimoriti dalla loro grandezza e orgogliosi di prendere in spalla il loro zaino. Zaino pesante, zaino scomodo, ma dall’inestimabile contenuto. Il presidente Perona ci ha indicato il sentiero. Sentiero di montagna, sicuramente scomodo e in salita. Una via pietrosa, da affrontare col nostro lento passo da alpini per giungere sulla vetta ed ammirare il panorama.

    Alessandro Drovandi