GENOVA Soreghina , ovvero portare alpinit, cantando

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    Una formula vincente quella da anni decisa dal direttivo del coro sezionale:
    vivere l’Adunata nazionale in seno alle comunità ospitanti. Formula già sperimentata con successo per le adunate di Cremona, Brescia e Catania. Quest’anno è toccato alla Valsavaranche, splendida valle alpina dominata dai massicci della Grivola e Pont, in pieno parco del Gran Paradiso. Letteralmente guidati da un sindaco entusiasta, la signora Lina Peano, non ha avuto che brevi periodi di sosta il coro accantonato in località Ponte del Lupo, nella casa della
    comunità di S. Siro di Genova, seconda casa di quello straordinario montagnino del 1º rgt., che è il nostro corista Oreste Biondi.
    Già nella serata di venerdì 9, il primo concerto nella bella chiesa di Degioz, gremita di valligiani, alpini locali e di altre sezioni ospiti della valle. La mattina del sabato si risaliva la valle sino all’immensa prateria del Nivolet, e lassù, in mezzo
    agli immensi pascoli popolati di stambecchi, camosci e timide marmotte, con gli occhi pieni delle meraviglie di una natura incontaminata, ancora si è cantato, ospiti della Magnifica Comunità.
    Ridiscesi al nostro rifugio , ci attendeva un pomeriggio ancora fitto di attività.
    Il programma prevedeva la visita alla casa di riposo Microcomunità di Introd
    e puntualmente ci siamo presentati nel bel complesso in località Ville Dessous con i doni, specialità genovesi , destinati ai ricoverati. In mezzo a questo campione
    di umanità sofferente, abbiamo cantato aprendo certo una parentesi di allegra serenità nella lunga e monotona giornata di tanti anziani, fra i quali, immancabile, il vecchio Alpino Angelo Brunet, che malgrado le sue numerose primavere, ancora
    ricordava con lucidità e commossa nostalgia i lunghi anni trascorsi in malga, a contatto con le cime. Si risale nuovamente la valle fino a Degioz, per le onoranze al monumento ai Caduti, in collaborazione con il locale Gruppo A.N.A.
    Tanti nomi sulla bronzea lapide, soprattutto Caduti della 15 18, che certo erano appartenuti al glorioso battaglione Aosta ed alla non meno valorosa brigata Aosta, nomi che ricordano la strenua difesa del Grappa: Col della Berretta, Monte Pertica, Asolone . al battaglione Aosta fu concessa la Medaglia d’Oro, unica
    conferita a battaglioni alpini fino al 1941
    La S. Messa che è seguita nella vicina chiesa, sempre stipata di fedeli, rinnovava
    le sensazioni di intima commozione alla presenza del Signore. Pare, a sentire i commenti di chi ha partecipato alla celebrazione eucaristica, che il coro si sia superato . certo l’atmosfera era delle migliori. Ma la giornata non era ancora
    terminata. Ci attendeva in fondo valle per il concerto ufficiale a Villeneuve, il sindaco Dupont, che tanto si era adoperato per la nostra presenza in Valle.
    Su di un grande prato, ancora fradicio di pioggia, era stato allestito un palco dove si sarebbe esibito il coro, unitamente a quello locale Chatel Argent e la fanfara Tridentina della sezione ANA di Brescia. Giove pluvio aveva messo giudizio e il pubblico è affluito numeroso. Il Soreghina , quale felice conclusione delle sue giornate in Valle, ha riscosso un grande successo. La domenica, con
    la sfilata, è storia ben nota a tutti.
    Aggiungo che, come alpino e corista, mi sono sentito pienamente appagato,
    avendo vissuto in prima persona quello in cui sempre ho creduto, e cioè che i cori ANA possono trasmettere un forte messaggio. Nei sei anni del consiglio nazionale,
    mai mi stancai di indicare quanto importante fosse l’attività di questi menestrelli
    di alpinità.


    Alfredo Costa
    alpino corista
    del coro Soreghina