Frecce… a costo zero

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    Le scrivo in merito ad una mail letta dalla conduttrice del programma Coffee Break di LA7 di un telespettatore che denunciava il non trascurabile costo dell’intervento delle Frecce Tricolore nel corso dell’Adunata nazionale di Pordenone, all’arrivo di Renzi. Il telespettatore precisava che il costo di ogni passaggio della squadriglia acrobatica era di 950 mila euro e che i passaggi erano stati due.

     

    La prima considerazione che mi è venuta in mente, ammettendo anche la mia ignoranza, è che non so se la cifra snocciolata dal telespettatore sia reale o esagerata; come pure non è risaputo chi abbia commissionato l’esibizione. So però il considerevole indotto economico dell’Adunata per la città ospitante, oppure le centinaia di migliaia di ore di volontariato della nostra PC e dei nostri alpini per le varie comunità documentate dal Libro Verde e ultima, ma non meno importante, l’immagine di speranza, solidarietà ed onestà che diamo all’Italia intera con l’Adunata, che seppure non quantificabile è di estrema importanza a mio dire, in questo delicato momento.

    Gino Carraro – Padova

    Ecco in breve i fatti, giusto per chiudere la bocca ai seminatori di sospetti e nella speranza che chi conduce il programma su LA7 trovi il tempo di documentarsi, perché le notizie di cronaca corrispondano realmente alla verità. Iniziamo subito col dire che le Frecce Tricolori non sono costate un solo euro, né all’Adunata degli alpini, né allo Stato. E questo semplicemente perché la squadriglia acrobatica ha rinunciato all’addestramento settimanale, facendolo coincidere con i due passaggi domenicali. Questo grazie alla sensibilità del comandante e di tutta la squadriglia, ai quali va tutta la nostra sincera gratitudine, per avere fatto questo gesto squisito di omaggio agli alpini. Quanto poi a chi accampa spese da 950 mila euro a passaggio, credo che ragioni ancora con le lire. Di sicuro è rimasto indietro. Il ché non gli impedisce comunque di dire stupidaggini.