Figliuolo, l’efficienza e i pregiudizi

    0
    89

    Sono fiero di essere un simpatizzante degli alpini, ancora di più (se possibile) dopo aver letto le pagine di Figliuolo e Severgnini. Del generale, ho ammirato il modus operandi concreto, realistico, libero da inopportune intromissioni, elaborato nei tempi e nei modi a seconda delle circostanze, come si addice ad uno stratega di fronte alle emergenze (non solo belliche). Ho ammirato l’onestà delle sue risposte, che non lasciano dubbi ad interpretazioni di sorta sulla sua personalità. Mi sono stupito di fronte a quelli che non si aspettavano, per Commissario, un generale degli alpini il quale, invece, con una tecnica manageriale ed una strategia militare (sì, militare), ha saputo andare incontro al compito che lo aspettava. Mi ha indispettito l’atteggiamento ideologico di quella scrittrice che rifugge dalle divise militari, dimenticando che in tante tragiche emergenze nostrane (vedi alluvione del Polesine, Vajont, terremoto nel Friuli… per citare le più note), sono state le stellette del nostro esercito a dare un po’ di luce nel buio di quei disastri. Allora, il peana vada al generale Figliuolo (sicuramente imperfetto come tutti gli esseri umani) ed ai suoi collaboratori i quali, lavorando seriamente ed in sinergia, hanno dimostrato che l’Italia ha davvero tutto, deve solo imparare a metterlo assieme.

    Mariano Gulmini, Carugate (Milano)

    Caro Mariano, la scelta del gen. Figliuolo come Commissario all’emergenza Covid si è rivelata più che felice. Credo che nessuno di noi avesse dubbi sul fatto che un generale alpino avrebbe agito con concretezza ed efficienza (all’insegna di quel “testa bassa e lavorare” che le penne nere conoscono da sempre). Magari a qualcuno, come la citata scrittrice tanto spaventata dalle divise, avrà dato fastidio scoprire che i militari sono persone serie al servizio del Paese, o forse le avrà dato ancor più fastidio doverlo ammettere. Ma è un problema (non solo) suo. In questo caso l’organizzazione “militare” ha dimostrato che quando tutti sanno cosa fare e chi lo deve fare e, soprattutto, lo farà, le cose funzionano. Difficile? Sembra incredibile, ma per molti lo è.