FELTRE – È passato un secolo

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    Cento anni fa, dopo i tragici eventi che seguirono alla rotta di Caporetto, anche Faller di Sovramonte fu occupata dall’esercito austro-ungarico. Nel paese, allora retrovia del fronte, le truppe sostavano per riposarsi e ritemprarsi, prima e dopo essere state schierate in linea. Le memorie dei nostri progenitori legate a quel periodo raccontavano di soldati di diverse nazionalità, di privazioni, di sofferenze, di malattie e di fame, tanta fame. L’esercito invasore requisì i beni necessari al proprio sostentamento che, di conseguenza, vennero a mancare alla popolazione.

    I paesani, tuttavia, non patirono ritorsioni: non si verificarono episodi di violenza sugli abitanti e, anzi, durante la “convivenza” si ricordarono anche gesti di umanità e solidarietà da parte dei militari. Particolarmente viva rimase poi la memoria di un episodio di fraternità tra l’esercito occupante e la popolazione: la celebrazione del Natale 1917. In chiesa, soldati austro-ungarici e abitanti di Faller si trovarono fianco a fianco alla Messa della vigilia, la Messa di mezzanotte, pregando lo stesso Dio, ciascuno con il cuore colmo di timori e di speranze e con l’angoscia per il proprio avvenire. Probabilmente chi con il pensiero dei propri cari lontani, chi con la preoccupazione dei propri figli al fronte, chi con il ricordo rivolto ai propri morti, familiari, amici, commilitoni. E quella notte, in quella messa, risuonarono le note toccanti della canzone “Stille Nacht”, intonata dai soldati.

    In occasione della ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale, gli alpini del Gruppo Valcismon Moline-Sorriva hanno organizzato nel periodo natalizio una commemorazione, incoraggiati e sostenuti dalla Sezione di Feltre. La proiezione di un significativo film documentario sul primo conflitto mondiale ha introdotto gli appuntamenti delle giornate successive. Sono stati tributati gli onori alla bandiera e ai Caduti di tutte le guerre presso il locale monumento, accompagnati dalla banda intercomunale di Alano-Quero-Vas: negli interventi delle autorità il ricordo dei tragici orrori della guerra e l’auspicio che simili avvenimenti non accadano più.

    È stata allestita una mostra fotografica, anche grazie al materiale gentilmente concesso dal museo fotografico della Grande Guerra di Seren del Grappa, dal titolo “Il feltrino invaso”: testimonianze per immagini sull’occupazione del nostro territorio da parte dell’esercito austro-ungarico, dopo la rotta di Caporetto. Lo storico Luca Girotto ha tenuto un convegno su “L’Altopiano di Sovramonte nella battaglia di rallentamento dalle Fassaner Alpen al Grappa” con emozionanti intermezzi canori del Coro Ana Piave e grande presenza di pubblico.

    La vigilia di Natale, a mezzanotte, è stata celebrata la Messa dal parroco don Marino Giazzon, evento centrale dell’intera commemorazione, accompagnata dai canti del coro interparrocchiale di Sovramonte. Il 25 dicembre, infine, la Messa diurna ha segnato la conclusione della manifestazione. Alla rievocazione era presente una delegazione Slovena dell’Associazione ex combattenti sul Monte Grappa, i cui nonni hanno combattuto, allora da nemici, sul Grappa e sul Piave. Durante la commemorazione, più volte, è stato ricordato Giovanni Appocher, storico Capogruppo di Moline-Sorriva, che con il suo entusiasmo ha abbracciato il progetto e che, purtroppo, non ha fatto in tempo a vederlo realizzato.