Facciamo ripartire lo sport

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    Caro direttore, scrivo perché vorrei esprimere il mio attuale stato d’animo che presumo sia anche quello di moltissimi altri soci alpini, riguardo al continuo annullamento delle competizioni sportive che da sempre hanno contraddistinto le nostre attività. La pratica dello sport contribuisce a definire anche il nostro stile di vita. Ci sono molteplici fattori che portano gli alpini a dedicarsi alle discipline sportive attraverso l’Ana. Paradossalmente la gran parte delle manifestazioni sportive, sia di alto livello che amatoriali, si stanno svolgendo regolarmente già da tempo, sia pure con le dovute cautele e, per fortuna gli alpini vi partecipano attraverso le iscrizioni delle relative società sportive. Ci sono voluti anni e una grande fatica, per vincere le enormi difficoltà organizzative e di coinvolgimento, da parte delle varie Sezioni per costituire, fare crescere e mantenere i vari Gruppi Sportivi. A causa dei continui annullamenti, e nonostante tutte le attività da parte dei vari responsabili sport sezionali per mantenere vivo l’interesse degli atleti verso i Gruppi sportivi, l’interesse a essere coinvolti, diventa sempre minore, fino ad arrivare alla non partecipazione da parte degli atleti neppure agli incontri conviviali. A mio modesto avviso, occorre correre ai ripari e far ripartire al più presto i campionati, diversamente si rischia di distruggere un eccellente patrimonio sportivo e organizzativo costruito nel tempo con grandissimi sforzi e sacrifici.

    Enrico Lillo, Sezione di Bolzano

    Caro amico, hai ragione nel difendere il valore dello sport, ma senza mettere in croce chi ha sospeso le nostre manifestazioni in via precauzionale e su indicazioni obbligatorie da parte dello Stato. Se c’è un nemico col quale prendersela quello è stato (ed è ancora purtroppo) il Coronavirus, che per oltre due anni ha fatto le sue Olimpiadi, puntandosi al petto la medaglia da vincitore.