Questa è la mail che ho ricevuto oggi da un’amica piacentina. “La nostalgia è scattata un secondo dopo i saluti… È stata una grandissima festa, ho parlato con gente che per me non ha un nome e della quale presto svanirà anche il ricordo del volto.
Quello che rimarrà per sempre è ciò che hanno saputo trasmettermi e in alcuni casi quello che mi hanno insegnato. Io non sono più la stessa: ieri sera ho detto a mio marito che ora che le ragazze sono grandi voglio iscrivermi a un’associazione di volontariato e vorrei che lui lo facesse con me. Questo è “contagio da alpini”». Parole commoventi sui sentimenti che l’Adunata scatena nelle persone che ci ospitano. Amici che hanno desiderio di dare. La sezione di Piacenza potrebbe accoglierli nella nostra famiglia come amici degli alpini e inserirli in qualche forma di volontariato? Saluti alpini
Roberto Genovese – sezione di Saluzzo
Grazie caro Roberto per questa segnalazione. Come inorgoglisce noi, penso abbia inorgoglito anche te. È straordinario sentire come l’esempio sia trascinante. Questo deve valere come incentivo a fare sempre di più e meglio, ma anche a testimoniare ovunque, alpini o meno che siamo.