Equilibrio e buonsenso

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    Se è insopportabile la retorica del militarismo e del patriottismo, lo è anche quella dell’antimilitarismo e dell’antipatriottismo a cui mi sembra indulgere l’amico Dario Sala nella sua lettera pubblicata in novembre. A furia di condannare le azioni militari, infatti, si sa da dove si comincia ma non si sa dove finisce. Portando a compimento il ragionamento di Sala, infatti, dovremmo condannare anche le guerre d’indipendenza, la guerra di Liberazione e – perché no? – anche le missioni militari di pace. E Napoleone, tanto per fare un esempio, dovrebbe essere giudicato come un criminale di guerra da mettere all’indice senza appello. Per non parlare di Garibaldi, sempre con la spada in mano… Gli eventi storici devono essere sempre contestualizzati. Se no anche la democrazia ateniese dovrebbe essere condannata perché in quell’epoca vigeva la schiavitù, che non fu combattuta nemmeno da Socrate… Credo che un po’ di equilibrio e di buon senso siano necessari prima di ergersi a giudici e di emettere sentenze inappellabili di condanna.

    Rino Bonora

    Hai ragioni da vendere caro Rino. La storia caso mai ci deve servire per evitare errori nel presente, ma giudicarla fuori dal contesto in cui i fatti si sono verificati ricorda molto quelli che se ne stanno in silenzio prima che qualcuno faccia qualcosa, salvo criticarlo col senno di poi, per dire che loro sapevano tutto in precedenza.