
Avendo ben presente i quattro compiti che il quadro normativo vigente assegna al sistema di Protezione Civile, ossia prevenzione, previsione, gestione dell’emergenza e ripristino post-emergenza, i volontari della Protezione Civile del 1º Raggruppamento Ana hanno appena concluso la prima fase dell’intervento di ripristino a seguito dell’alluvione che ha colpito alcune zone del Piemonte in ottobre. L’operazione “Luto 2020” è stata realizzata a fianco degli alpini in armi inquadrati nel 32º reggimento Genio Guastatori di stanza a Fossano che hanno operato con mezzi pesanti ed attrezzature campali, mentre i volontari del 1° Raggruppamento sono intervenuti con squadre formate da 30 volontari, specializzate nel taglio e nella rimozione degli alberi abbattuti, a Garessio, in provincia di Cuneo ed a Balocco, vicino a Vercelli.
A Garessio hanno provveduto alla rimozione del legname accumulatosi nell’alveo del Rio Bianco, affluente del Tanaro, potendo così ripristinare il corretto flusso delle acque e salvaguardando la tenuta degli argini e dell’alveo stesso, mentre a Balocco sono stati rimossi detriti, tronchi e rami nell’area golenale del torrente Cervo, nel settore compreso tra il ponte ferroviario e quello dell’autostrada A4 Torino-Milano. Operazioni concentratesi su due aree di cantiere che hanno però coinvolto anche altri territori del Piemonte, infatti la segreteria per la gestione dei volontari è stata istituita presso il Presidio Territoriale di Protezione Civile di Vercelli, con il supporto fornito dalla squadra informatica operante da Susa, mentre il centro di controllo delle attività è stato allestito nella caserma di Fossano dove la squadra Ana delle Telecomunicazioni ha lavorato accanto agli alpini in servizio.
Un impegno che ha visto coinvolti 26 volontari sul cantiere di Balocco, 36 a Garessio, 11 in Centrale operativa a Fossano e 3 in segreteria a Vercelli, per un totale di 76 risorse schierate, utilizzando per gli spostamenti 20 mezzi Ana. «I volontari della squadra Tlc del 1º Raggruppamento della Protezione Civile degli alpini sono stati i primi ad arrivare sul teatro delle operazioni e gli ultimi a lasciarlo ad operazioni concluse – spiega Salvatore Interlandi, che ha coordinato la Sala operativa la squadra della Protezione Civile Ana che ha operato a fianco degli alpini del 32º Genio Guastatori.
Hanno provveduto all’allestimento e alla gestione della maglia radio di “autoprotezione” per i volontari impegnati nel fango, strumento che deve essere operativo in ogni momento e ad ogni costo, a capo della quale è stata posta la Sala operativa di Fossano, necessaria al corretto transito delle informazioni da e per i cantieri e da e per i responsabili delle attività, costantemente in contatto con la segreteria di Vercelli, per fornire supporto a tutte le operazioni, installando, inoltre, sulle alture del territorio, le antenne e i ripetitori che hanno permesso ai messaggi dei capicantiere e dei Tlc sul posto di giungere ai Centri di comando e decisionali».
I due cantieri appena conclusi di Garessio e Balocco costituiscono i primi interventi ai quali faranno seguito, nelle prossime settimane, analoghe attività di pulizia straordinaria e di messa in sicurezza di altri corsi d’acqua in diversi Comuni piemontesi, nelle province di Vercelli, Cuneo, Novara e Verbania, coinvolti nell’alluvione autunnale. «Negli ultimi anni il sistema di gestione delle fasi emergenziali complesse, che vede operare gli enti locali, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, le Forze Armate e l’Associazione Nazionale Alpini, ha visto un’implementazione della pianificazione e del coordinamento delle operazioni, resa ancora più efficace da numerose esercitazioni interforze e interagenzia tese ad integrare l’impiego congiunto di assetti militari e civili da proiettare sul terreno a seguito di eventi calamitosi – precisa il coordinatore nazionale della Protezione Civile Ana, Gianni Gontero.
Sono esercitazioni realizzate dai volontari della Pc Ana in stretta sinergia con le donne e gli uomini delle Truppe Alpine che hanno schierato assetti specialistici, mezzi e materiali tecnici in grado di operare con precisione ed efficacia nel coordinamento e nell’intervento a favore della popolazione. Un grande ringraziamento a tutti i volontari che, in un momento particolarmente problematico, hanno dato la loro diponibilità e prestato la loro opera per il conseguimento dell’atteso, brillante, risultato».
Mentre Giancarlo Bosetti, Consigliere nazionale e responsabile della Commissione Nazionale Protezione Civile, Ospedale da Campo e Sanità Alpina ha dichiarato: «Ringrazio di cuore, a nome mio personale, del Presidente nazionale Sebastiano Favero e di tutta la Commissione Nazionale, i volontari che hanno prestato la loro opera in un momento così particolare e travagliato, funestato dalla pandemia di Covid-19. Ho constatato nel corso della visita ai cantieri di ripristino, quanto sia importante e proficua la collaborazione sinergica tra alpini in servizio e i volontari dell’Ana, le due realtà di cui si compone la nostra grande Famiglia Alpina e che indica, per il futuro, una irrinunciabile strategia vincente.
Penso a tutte le attività nelle quali sono impegnati i nostri volontari e il personale del Gimca, dall’impegno costante dell’assistenza all’Ospedale da Campo di Bergamo, presso l’Ospedale Giovanni XXIII, ai tanti preziosi interventi, effettuati dalle varie Unità sezionali sparse su tutto il territorio nazionale, di assistenza alla popolazione, soprattutto agli anziani in questi difficili mesi. Un pensiero di gratitudine e di riconoscenza che viene direttamente dal cuore».
Stefano Meroni