DOMODOSSOLA – Una croce monumentale

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    “Il Moncucco, sito nel bel mezzo dell’Ossola superiore è la più acconcia delle cime ossolane a levar sul capo di tutti i valligiani, il segno della benedizione. E quest’anno in cui ricorre il 16º centenario della vittoria del cristianesimo sul mondo antico, è il più conveniente per innalzare lassù una croce monumentale, degna del tempo e del luogo”. Con queste parole il comitato esecutivo incaricato di organizzare la costruzione e la posa della croce sul Moncucco avvenuta nel lontano 1913 si rivolgeva a “quanti sono animi gentili che sentono affetto per la nostra incantevole Valle” affinché contribuissero con donazioni in denaro o in manodopera alla realizzazione del progetto.

    Sono passati 108 anni e la Croce è sempre lì che svetta monumentale su tutta la vallata ossolana. Il tempo non l’ha scalfita, come mai è stato scalfito l’amore e l’ammirazione per questo monte da cui si ha una vista meravigliosa. Ai piedi della croce, la sensazione che si prova è quella di trovarsi ad un passo dal cielo, e se la fortuna ti accompagna nell’escursione e sei in vetta in una giornata soleggiata e limpida, lo sguardo e il pensiero si perdono nell’immenso azzurro che ti circonda consentendoti di assaporare il profumo unico dell’aria pura e delle nostre montagne.

    Geograficamente il Moncucco si trova nel Comune di Montescheno e alle sue pendici troviamo anche i Comuni di Villadossola, Domodossola e Bognanco. Questo Monte è stato meta di processioni religiose e soprattutto meta degli escursionisti desiderosi di farsi fotografare ai piedi o in cima alla croce, alta ben 11 metri. Quest’anno i Gruppi di Montescheno e di Vagna, hanno deciso di fare una serie di lavori di manutenzione e di valorizzazione della croce. Con diverse escursioni sulla montagna, la croce è stata prima messa in sicurezza con nuovi tiranti e poi riverniciata e infine corredata di un impianto luce alimentato con pannello solare.

    Ora, questo splendido monumento che ricorda il 16º centenario costantiniano, lo si può ammirare anche di notte, visibile da tutto il fondovalle ossolano. Guardando la croce che splende, mi piace pensare che nell’anno in cui ricorre il Centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto all’Altare della Patria questa luce possa essere dedicata a lui in memoria di quanti su queste e su ogni montagna hanno dato la vita per la nostra amata Italia. Un’ultima annotazione: pochi giorni prima dell’inizio dei lavori anche il Cai di Domodossola aveva reso omaggio alla nostra montagna, posizionando ai piedi della croce il libro di vetta per raccogliere le emozioni e i sentimenti degli escursionisti di passaggio e mantenere vivo e frequentato il nostro Moncucco, che oggi ci regala, con la luce che splende, un motivo in più per sentirci orgogliosi e fieri di essere alpini e di appartenere a questa amata terra ossolana.

    Dario Ricchi