Nel mio girovagare sono passato per Lione, per conoscere un alpino che non avevo mai incontrato: Giovanni Bonollo. Si è parlato della sua divisione Pusteria e delle campagne di Albania e di Montenegro alle quali aveva
partecipato anche mio padre. Così, parlando, ho scoperto che egli non manca mai di portare, con la moglie, una buona parola agli ammalati italiani del
circondario o che arrivano dall’Italia per cure mediche. Gli manca però di
ritrovarsi tra alpini per poter parlare delle loro storie e dei loro vent’anni.
Mi ha promesso che parteciperà a una delle nostre cerimonie a Parigi. Lo
aspettiamo con il dovuto entusiasmo. Nell’accomiatarmi, ha voluto ringraziarmi:
ma ero io a dover ringraziare lui per avermi permesso di conoscere questa coppia
che sa dare così altruisticamente, senza mai nulla chiedere; all’alpina, come si
dice.
Renato Zuliani Parigi presidente sez. Francia
Gli alpini sono dei francescani: il caro amico Zuliani ci ha messo di fronte a un nostro socio che dà agli altri quello che può, in cambio solo della possibilità di scambiare due chiacchiere con altri alpini. Straordinario.