Sono un bersagliere, classe 1936, assiduo lettore de L’Alpino. Ho notato che fra le numerose lettere inviate al direttore, vengono approfonditi, fra tanti, anche interessanti argomenti storici. Ebbene, da sempre, i bersaglieri sostengono che il termine “fanfara” è specifico di un complesso musicale composto esclusivamente da ottoni, come è, appunto, la fanfara dei bersaglieri.
Generalmente questa distinzione viene rispettata come è stato qualche giorno fa, quando Rai 5 ha trasmesso il concerto annuale, incantevole, della banda della Marina Militare Italiana. Poi tanti giornalisti (ma non fanno testo) e voi stessi, sul vostro mensile, citate la fanfara dei carabinieri, la fanfara degli alpini formate anche da strumenti diversi dagli ottoni. Chiedo cortesemente sulla base delle vostre ampie conoscenze, qual è l’uso corretto del termine “fanfara”?
Carlo Bertozzi, Prato
Caro amico bersagliere, la risposta ai tuoi dubbi domanda solo di precisare i termini. Fanfara può voler dire due cose. In un primo significato si intende un particolare tema musicale, evocativo dei suoni delle armi o della caccia, che viene eseguito da gruppi di soli ottoni. Ed è quello a cui tu ti riferisci. In un secondo significato, con fanfare si fa riferimento ad una banda musicale, appartenente, in genere, a gruppi militari, composta da strumenti a fiato e a percussione.