Articolo di tipo Le Nostre Sezioni pubblicato nel numero di Dicembre 2018 dell’Alpino
Quattro bocche da fuoco puntate verso un cielo terso d’inizio autunno, un panorama splendido a trecentosessanta gradi, tra lago e montagne che ti rubano gli occhi; il Tricolore che sale lentamente sul pennone, di fronte a tanti e tanti alpini che cantano l’Inno nazionale, stringendo tra le mani vessilli e gagliardetti. Autorità civiche e cittadinanza. Potrebbe essere la descrizione di una delle tante fotografie scattate a Colico, sulla copertura del Forte Lusardi di Montecchio, la fortezza della Grande Guerra conservata meglio in Europa. Si è trattato di un evento intersezionale, che ha inserito una nuova tessera nel mosaico di celebrazioni del centenario della fine della Prima guerra mondiale.
A promuoverlo sono state la Sezione locale, in collaborazione con le consorelle Como, Lecco e Valtellinese, che hanno scelto di incontrarsi in una componente della “Linea Cadorna”, tenuta alla perfezione in ogni sua parte. Quello di Montecchio è un forte che potrebbe essere impiegato di nuovo, poiché i suoi apparati sono ancora perfettamente funzionanti, comprese le quattro torrette cannoniere, alle quali mancano solo i congegni di puntamento. La cerimonia si è svolta secondo il solito rituale, con corteo di ingresso, cerimonia dell’alzabandiera e resa degli onori ai Caduti, finendo in modo molto suggestivo con lo sparo di tre salve di cannone.
La Messa celebrata dal vescovo emerito di Lodi Giuseppe Merisi, quindi discorsi commemorativi da parte del Presidente della Sezione locale Luigi Bernardi e, visto che Colico si trova in terra lecchese, intervento del prefetto di Lecco, del Presidente della Provincia, sindaco di Colico e del direttore del Museo della Guerra Bianca di Temù, di cui il forte fa parte. È stata anche inaugurata una bella targa in marmo, con una frase di Eugenio Montale che parla di memoria degli eroi: targa con cui le quattro Sezioni organizzatrici hanno lasciato un segno di ricordo nel centenario della fine della Grande Guerra.
Il pomeriggio è stato altrettanto interessante, con un convegno sulla Prima guerra mondiale a cura di tre relatori di rango, il generale C.A. Giorgio Battisti, il bersagliere generale D. Luigi Scollo e l’alpino Cesare Lavizzari che hanno letteralmente magnetizzato l’attenzione. I temi delle relazioni sono stati: la vita di trincea, la guerra in alta quota e l’Ana. Giornata interessantissima, che ha arricchito l’impegno della nostra Associazione a tener fede al monito dei veci fondatori, quello di non dimenticare.