Clusone: 7 raduno nazionale degli alpini rotariani

    0
    65

     

    Settembre è stagione di incontri anche al Rotary; privilegiati da giornate luminosissime ove si esaltano tutte le pieghe ed i contorni della natura, quando anche i Rotariani trovano le motivazioni migliori per organizzare momenti di autentica cordialità. Ma ci vogliono gli alpini, proprio quelli che sono anche soci rotariani, sparsi in tanti club d’Italia. Così, da sette anni a questa parte, settembre vede i rotariani alpini d’Italia incontrarsi nel loro raduno nazionale. Si sono alternati, ad organizzare, i Rotary Club di Cuneo, Tolmezzo e Sondrio; quest’anno ci ha pensato il Rotary Club di Bergamo Nord, a Clusone, ed è stato un successo. Il suo giovane presidente è un alpino per cui sulla sua autentica impostazione alpina ci si poteva contare; ma è indubbio che ha avuto un aiuto anche da altri validissimi soci del suo Club e dagli alpini, non Rotariani, di Clusone, capeggiati da un capo gruppo eccezionale per efficienza e disponibilità a favore di tutti (persino a favore ed a servizio di quattro muli, vecchi esemplari di un pezzo di storia alpina, rimasti orfani dopo lo smantellamento di tutte le salmerie dei reparti alpini in armi perché sostituite da moderni mezzi cingolati).
    Il Rotary Club Bergamo Nord ha quindi promosso, in Clusone, una conviviale in grande stile, gremita di soci rotariani e amici; resa ancora più importante per la presenza di autorità, di un assistente del Governatore del Distretto 2040, di un past Governor Alpino del 2030, dei presidenti degli altri Club bergamaschi e del nostro, di Sondrio (guarda caso, alpino). Fra tante persone in abito scuro si sono distinte quelle con cappello alpino, soci rotariani dei Club di Bergamo, Cuneo, Pinerolo e Sondrio, visibilmente contenti di poter esprimere in una giornata particolare, a loro dedicata, tanti valori che costituiscono anche parte delle fondamenta del Rotary International.
    In questo senso si è espresso il sindaco di Clusone, durante la cerimonia nel suo storico Palazzo dell’orologio planetario , antico di poco meno di 500 anni, ma ancora perfettamente funzionante; in questo senso si è espresso il giovane, bravo ed alpino presidente del Rotary Club Bergamo Nord ed, ancora, il sacerdote
    celebrante la Messa, all’esterno del Rifugio Albani (mt. 1.939), nella cornice suggestiva della Presolana. Ci siamo riuniti attorno a quell’altare di roccia, ai piedi di una lunga Croce di granito, eretta a ricordo di tre alpinisti caduti sulla parete della Presolana; abbiamo espresso la nostra sensibilità in un momento sacro ed essenziale, per chi ci crede, ma comunque di ascolto di parole di incoraggiamento per tutti; siamo stati anche coinvolti dalla commozione quando, nel profondo silenzio della circostanza, uno di noi (non importa che fosse un generale degli alpini di Cuneo) ha estratto dalla tasca una piccola armonica a bocca (non per nulla la definisce la sua piccola orchestra tascabile ) ed ha suonato magistralmente il classico canto degli alpinisti, Stelutis Alpinis e poi l’ Ave Maria di Schubert e poi ancora, accompagnando la lettura della Preghiera dell’ Alpino, l’inno del ricordo Signore delle cime .
    All’interno del rifugio i soci alpini rotariani, sostenuti dagli alpini del Gruppo di Clusone, hanno scatenato la loro proverbiale simpatia, coinvolgendo gli altri amici rotariani, più compassati. C’è stato anche qualche intervento formale per ringraziare, per ribadire soddisfazione, per ricordare l’appuntamento, il prossimo anno, a Pinerolo; ma è prevalso il desiderio di lasciarsi andare per vivere l’atmosfera tipica degli alpini, nella semplicità, agganciati l’un l’altro da simpatici ricordi, da comuni conoscenze; sicuri di essere ancorati a valori indubbiamente sentiti e vissuti anche dai rotariani non alpini, ma che noi rotariani alpini sappiamo
    esprimere senza alcun pudore; anche con il canto, anche con l’armonica a bocca magistralmente suonata, nell’entusiasmo, dal simpatico generale di Cuneo.

     

    Piero Camanni