Ciao Mirko

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    Ci sono notizie che non vorresti mai leggere, e quando te le trovi davanti, speri sempre che non siano vere. Come è accaduto per la morte di Mirko, una notizia che ci ha gettato nello sconforto e nel dolore, come un pugno nello stomaco che ti toglie il respiro. Mirko Ferretti era coordinatore dell’Unità sezionale Ana Spezia della Protezione Civile, aveva 44 anni e ha fatto improvvisamente “zaino a terra”, lasciando nell’incredulità e nella disperazione coloro che lo avevano conosciuto. Un malore improvviso, forse un’ischemia cerebrale che nonostante gli interventi non gli ha lasciato scampo. Mirko era una persona speciale, unica. Aveva svolto il servizio militare prima presso il 16º reggimento alpini Belluno e poi al 2º Alpini, battaglione Saluzzo. Con il grado di caporalmaggiore, subito dopo il congedo nel 1996 si è iscritto all’Ana, al Gruppo Spezia Centro, del quale era tuttora membro del consiglio direttivo. A partire dal 2009, con tenacia e impegno, è stato protagonista della ricostituzione della squadra di Protezione Civile del gruppo alpini del comune capoluogo. Nel 2013 è stato nominato coordinatore della Protezione Civile della sezione spezzina dell’Ana e lo scorso anno il suo contributo è stato determinante nella costituzione del coordinamento regionale della Pc Ana e all’avvio di una proficua cooperazione con il dipartimento della Protezione Civile della Regione Liguria. Sono numerosi gli interventi a cui ha partecipato: dopo il terremoto a L’Aquila nel 2006, nel Centro Italia nel 2016 e ancora dopo l’alluvione nello spezzino del 2011. Mirko Ferretti aveva la montagna nel sangue e anche un forte spirito di comunità, di generosità e condivisione: aiutare le persone in ogni circostanza era un suo tratto distintivo, un compito che svolgeva fino in fondo. E forse questo suo straordinario carattere lo ha rivelato anche nell’ultimo gesto: per sua volontà la famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi. Ciao Mirko! Onoreremo il motto dell’Associazione Nazionale Alpini “Ricordare i morti aiutando i vivi”, da oggi, anche per te.

    Gianni Gontero