Ha fatto le cose con cura il gruppo ANA di Danta con l’organizzazione del 20º raduno sezionale delle penne nere del Cadore: una festa ben riuscita. Presenti le rappresentanze dei 23 gruppi cadorini e molte autorità militari e civili, la giornata si è aperta con la prima sfilata per le vie del più alto paese del Comelico (oltre 1.400 metri), accompagnata dalla fanfara alpina di Conegliano.
Nella piazza davanti alle scuole, l’alzabandiera con l’inno di Mameli e il momento dell’onore ai Caduti con il sottofondo musicale del ‘Piave’ e del Silenzio . Quindi le allocuzioni ufficiali, che ancora una volta hanno ribadito l’importanza degli alpini in congedo, specialmente per le piccole comunità di montagna. A nome del Gruppo organizzatore Roberto De Martin, già presidente nazionale del CAI, ha ricordato come l’idea di rendere le Dolomiti ‘patrimonio dell’umanità’ sia nata proprio tra i soci del CAI, molti dei quali alpini, nel lontano 1993, quando pochi credevano in questa intuizione. Oggi che il prestigioso risultato è raggiunto, Belluno deve essere la protagonista.
Questa è anche l’idea di Massimiliano Pachner in rappresentanza della Regione Veneto. Dopo il saluto del neo assessore provinciale Silverio De Zolt, anch’egli alpino, e del sindaco di Danta Virginio Menia, che ha ricordato la lunga storia degli alpini in armi, Antonio Cason, presidente della sezione ANA Cadore, ha ricordato quanto gli alpini fanno quotidianamente per la comunità. A cominciare dal terremoto in Abruzzo che ha visto gli uomini della Protezione civile ANA accorrere tra i primi, compreso il nucleo cadorino presente con molti volontari ed il coordinatore sezionale Luca Collovati.
Il presidente Cason ha consegnato al sindaco Menia il ‘Libro verde della solidarietà 2008’ che raccoglie i dati relativi ai fondi versati dai Gruppi e dalle Sezioni e alle ore di lavoro prestate per la collettività. Tutto ciò senza dimenticare lo spirito di amicizia, fratellanza e solidarietà cristiana che don Angelo Balcon ha richiamato all’omelia, come principio fondamentale del vivere alpino.
In chiusura il saluto del consigliere nazionale ANA Onorio Miotto, che si è ha complimentato con il gruppo di Danta e la Sezione Cadore, per l’ottima organizzazione dell’evento. La festa è proseguita con la sfilata alpina fino agli impianti sportivi, dove era stato preparato il rancio per tutti.
Livio Olivotto
Pubblicato sul numero di novembre 2009 de L’Alpino.