Le candide nuvole che si trasformano e si dissolvono, rendendo ancora più profondo e intenso l’azzurro di un cielo cristallino, dopo la nevicata notturna che ha imbiancato le cime, l’umidità che evapora e l’aria frizzante che lentamente si arrende al calore del sole, incorniciano nella verde spianata di Landro una giornata speciale, sullo sfondo magico delle Tre Cime.
Una spettacolare contesa tra elementi naturali che, di fronte a superbi scenari, pare vogliano dapprima ammonire e poi partecipare attivamente all’incontro delle genti, radunatesi nel ricordo di ben altre, assurde contese che insanguinarono l’immenso teatro di guerra che sconvolse questi luoghi. Una cerimonia che ha avuto il suo prologo nell’incontro promosso dal Comune di Dobbiaco con i confinanti Comuni di Auronzo e Cortina e cha ha concluso in bellezza la settimana di manifestazioni dedicate al centenario della Grande Guerra, intitolate, su felice suggerimento del sindaco di Dobbiaco Guido Bocher, “Divisi dalla guerra. Uniti per la pace”.
Gli appuntamenti si sono dipanati nell’arco di una settimana, con manifestazioni commemorative e numerosi incontri che hanno coinvolto abitanti e turisti in occasione di concerti, conferenze, escursioni, visite guidate e proiezioni di film in diverse località dei tre Comuni. Le condizioni atmosferiche che avevano impedito alcune escursioni e, nella giornata di sabato, l’inaugurazione della ricostruita Croce di vetta sul Monte Piana, hanno fortunatamente favorito la manifestazione conclusiva della domenica, organizzata con notevole cura e sensibilità, nel pieno rispetto dello stile e della delicatezza auspicati dai promotori e condivisi pienamente dai partecipanti.
Toccanti momenti sono stati vissuti nel corso della Messa al campo celebrata in tedesco, italiano e ladino, all’ombra dei naturali altari di roccia, dai vescovi di Innsbruck, Belluno-Feltre, Trento e Bolzano- Bressanone e culminati con il ricordo dei 14mila Caduti di Monte Piana e con la Preghiera della pace, letta dal vescovo Giuseppe Andrich.
Un particolare significato ha avuto la benedizione delle corone su cui spiccavano il motto della manifestazione e i colori delle bandiere italiana e austriaca e che, scortate dai Capigruppo Ana e da alcuni Schützen tirolesi hanno raggiunto i Sacrari militari dei tre paesi a bordo dei tre mezzi dei Vigili del fuoco di Dobbiaco. Fra le fila di un folto pubblico, hanno presenziato alla manifestazione i presidente delle tre Province, il governatore del Tirolo, i sindaci e il commissario per il Governo della provincia di Bolzano.
Presenti anche il comandante delle Forze operative terrestri gen. Alberto Primicerj, il comandante delle Truppe alpine gen. Federico Bonato e il vice Presidente vicario della sezione Ana Cadore Antonio Cason. Nell’attuale condizione di sofferenza che opprime interi popoli, ha assunto profondo significato l’esecuzione del “Va Pensiero” del Nabucco di Giuseppe Verdi, ovunque riconosciuto come l’inno universale che accomuna tutti i popoli.