Riguardo gli obiettori ritengo che si debba distinguere tra chi ha scelto e chi ne ha approfittato. Il primo caso è accettabile, il secondo è riprovevole. Ho visto molti obiettori lavorare per i terremotati o aiutare anziani e invalidi. Essi sono migliori di tanti alpini che ostentano il cappello in riunioni politiche o che rifiutano l’iscrizione all’ANA: non sono alpini e mancano di alpinità. E a questo proposito vorrei anch’io dare una definizione del termine alpinità: Conoscere se stessi per capire gli altri .
Giorgio Manfrin Cervarese S. Croce (PD)
Né il cappello alpino rende santo chi lo indossa, né l’obiezione rende reietto chi l’ha scelta: ma la percentuale dei convinti è a favore degli alpini.