Tutte le promesse del marzo 2005, scaturite da un incontro quasi casuale tra chi scrive, allora direttore di questo mensile, e l’alpino Alfredo Conti della fanfara dei congedati della brigata Cadore, si sono realizzate anche nella quinta edizione della manifestazione. Con il consenso dell’allora presidente nazionale Corrado Perona, ci accordammo per istituire un concerto aperto alle già esistenti fanfare degli alpini in congedo delle “antiche” brigate, concerto che ancora mancava nei programmi dell’ANA.
Si partì nel 2006 con la sezione di Brescia e si continuò, a cadenza biennale, con Biella, Viareggio, Verona, sempre con lusinghiero successo. Bergamo non è stata da meno e anche se i due fondatori hanno passato la mano al luogotenente Donato Tempesta e all’alpino Mirko Framarin, lo sviluppo degli accadimenti non ha subito scosse grazie alla perfetta organizzazione del comitato organizzatore della Sezione, ben guidato dal presidente Carlo Macalli.
Una novità è stato l’ingresso ufficiale nella commissione del consigliere nazionale ANA Giorgio Sonzogni, quale intermediario tra la commissione e l’Associazione, colmando una lacuna funzionale. Si è iniziato il sabato pomeriggio con la sfilata in città bassa delle fanfare che, partite da cinque punti diversi, sono confluite in piazza degli Alpini per l’alzabandiera e per la deposizione di una corona al monumento all’Alpino; quindi di ritorno in piazza Vittorio Veneto dove è stato tributato l’onore ai Caduti, presenti una decina di vessilli, tanti gagliardetti alla presenza e le autorità: il comandante del Centro Addestramento Alpino gen. B. Antonio Maggi, il vice presidente vicario dell’ANA Renato Zorio, Francesca Iacontini, vicario del prefetto e il sindaco Giorgio Gori.
La sera il concerto nel prestigioso teatro Donizetti dove i cinque complessi si sono esibiti in pezzi d’opera, musiche alpine e brani folcloristici tutti sottolineati dall’applauso del pubblico che ha riempito la sala e il porticato dove era stato allestito un maxischermo per la ripresa di TV-Bergamo. Meritano una citazione i direttori, ben collaudati da quattro edizioni: Ghirardello per la Taurinense, Coter per l’Orobica, Tempesta per la Tridentina, Vello per la Cadore e Costa per la Julia. Coinvolgenti i presentatori, anch’essi della vecchia guardia: Lucetta Rossetto e Francesco Brighenti che hanno vivacizzato le varie esecuzioni. Brevi i discorsi inseriti durante i cambi delle fanfare.
Per l’ANA Sonzogni, Macalli e Zorio, poi il presidente del consiglio comunale Marzia Marchesi, il prefetto vicario Iacontini e il generale Maggi. Domenica mattina, lungo cinque percorsi diversi nella splendida città alta, le fanfare si sono concentrate nel Campo della Fara per un altro breve concerto all’aperto alla presenza di un migliaio di spettatori, all’insegna di un “raduno per brigata degli alpini bergamaschi” voluto dal comitato organizzatore sezionale per far rivivere i tempi trascorsi al reparto da tanti alpini della città e della provincia. Ovviamente una selva di gagliardetti ha seguito la fanfara dell’Orobica. La giornata si è conclusa con il carosello della fanfara Tridentina, uno spettacolo di sicuro successo per la precisione dei movimenti dei musicisti.
Organizzato dal gruppo alpini di Comun Nuovo il tradizionale “pranzo di Corpo”: il capogruppo Giacomo Picenni e i suoi collaboratori si sono superati sia nella preparazione delle portate, sia nel governo di più di trecento ospiti in una struttura in legno di tipo vagamente svedese. Nell’occasione sono stati conferiti dalla Sezione contributi alla famiglia di un piccolo paziente bisognoso di cure costose, alla “Casa del Trapiantato” e all’Associazione per la lotta alla leucemia.
Cesare Di Dato