ASIAGO – MAROSTICA – VERONA Il giardino dell’Ortigara

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    Un’idea del Consigliere della Sezione di Asiago, Beppe Dalle Ave, ha spinto il Gruppo giovani della Sezione di Asiago in collaborazione con il Centro culturale ricreativo ad organizzare un pellegrinaggio della memoria in Ortigara, il 20 maggio scorso, per inaugurare il Giardino della speranza. I giovani alpini, insieme ai Gruppi di altre Sezioni, hanno portato un po’ di terra del loro paese. La stessa terra delle penne nere che, un secolo fa, caddero combattendo su questi monti. 

     

    E a luglio in occasione dell’annuale pellegrinaggio in Ortigara, la Sezione di Verona ha abbracciato l’iniziativa rispondendo nel modo più bello. “Ti abbiamo portato la terra della tua contrada, ti abbiamo portato una manciata di terra del tuo paese”. Su un altro biglietto, tra i tanti lasciati in Ortigara durante il tradizionale pellegrinaggio nazionale, c’era scritto: “Questa è la terra del nonno Balde, riposa in pace Luigi”.

    La voce del Presidente della Sezione di Verona Luciano Bertagnoli trema dall’emozione, in cima all’Ortigara quest’anno è salito insieme ai 200 Gruppi della Sezione: nessuno ha voluto mancare. Oltre al centenario della battaglia, gli alpini veronesi erano lassù per il Giardino della speranza. Accanto alla chiesetta del Lozze, grazie al lavoro certosino del Centro Studi della Sezione, sono stati deposti alcuni pugni di terra raccolti nei paesi d’origine dei Caduti di quella tragica battaglia. E lì, nel giardino, il Presidente Bertagnoli ha seminato il fiore più significativo, il “Non ti scordar di me”. «Abbiamo portato la speranza della pace – ha detto Bertagnoli – dopo cento anni siamo saliti sull’Ortigara con questa precisa volontà, abbiamo dimostrato che l’umanità esiste ancora.

    Una partecipazione così numerosa e calorosa non si era mai vista. Avevamo richiesto con tanta forza un’adesione massiccia e la risposta è stata fantastica». Emozionato e soddisfatto anche il vice Presidente nazionale Alfonsino Ercole, già Presidente della Sezione scaligera: «Noi alpini amiamo dire che un popolo che non ha il dono del ricordo è un popolo che non può averne futuro. È motivo di meritato orgoglio per la famiglia alpina veronese essere stata protagonista al pellegrinaggio sull’Ortigara».

    “Allora nel mio sogno vedo i nostri figli che chiamano i loro amici del mondo e li invitano a venire quassù, portando ognuno una zolla della loro terra per ricoprire con quella i monumenti della pietà e del pianto, che pur sempre parlano ancora di guerra, in maniera che anche sul freddo cemento abbia a nascere domani un prato fiorito: una nuova speranza! Li sento cantare canzoni d’amore sotto questo nostro immenso, bellissimo cielo e, tenendosi per mano, li vedo cancellare ogni segno di morte, in nome di tutti quei giovani che qui vennero a morire nel fiore dei loro anni migliori, proprio quando, come non mai, il diritto alla vita è sacro!

    Ecco, io credo che questo si dovrebbe fare per ricostruire un nuovo mondo, che pure è così bello… per ridare nuova fiducia all’uomo, che pure è così buono!” (Beppe Dalle Ave).