ANA, quale futuro?Avviato il dibattito

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    L’ANA cammina verso il centenario: quali percorsi possibili?È stato il presidente Corrado Perona a indicare come trovare una risposta adeguata a questo strategico interrogativo. Lo ha fatto all’assemblea dei presidenti di Sezione che si è svolta domenica 24 ottobre al Palazzo delle Stelline, presenti 79 (su 81) presidenti, due presidenti delle Sezioni all’estero (Germania e Francia) e il Consiglio Direttivo Nazionale al completo. Sarà un percorso ha detto Perona che coinvolgerà tutte le Sezioni e i Gruppi, attraverso una serie di incontri che farò con tutti, dai quali emergeranno le proposte da portare quindi in Consiglio Nazionale .

    L’assemblea si è aperta con un minuto di silenzio per commemorare la morte in Afghanistan dei 4 alpini. È seguita la trattazione, da parte del coordinatore della nostra P.C., Giuseppe Bonaldi, della Colonna mobile della Protezione civile nazionale, che avrà anche il contributo della nostra Associazione, scelta per le caratteristiche della nostra Protezione civile, la formazione dei volontari, la tipologia degli interventi ai quali può far fronte. Coinvolgerà il modulo logistico, quello sanitario, delle comunicazioni radio, le squadre cinofile, alpinistiche. L’apporto sarà dato dalle potenzialità presenti nelle nostre Sezioni.

    Il consigliere nazionale Luigi Bertino ha presentato la terza edizione del calendario ANA, che sarà dedicato al 150º dell’Unità d’Italia e alla storia del Tricolore, ma conterrà anche riferimenti al servizio di leva, le missioni dei nostri alpini in armi e i momenti associativi più significativi. Il consigliere nazionale responsabile della commissione Centro Studi, Giuliano Chiofalo, ha sottolineato l’importanza dei referenti e della loro formazione, indispensabile per valorizzare la nostra storia, i nostri musei e le attività che potranno essere avviate. Il vice presidente nazionale Sebastiano Favero ha dato importanti quanto utili informazioni sul piano operativo per la sicurezza, copia del quale era stato distribuito a tutti i presidenti sezionali. Ha relazionato sulla necessità dell’osservanza delle norme di sicurezza sia per lavori avviati da parte della nostra P.C. che per lavori dei nostri volontari alle dipendenze di imprese terze.

    La nostra Associazione, come si sa, è l’anima dell’IFMS, la federazione delle associazioni dei soldati di montagna. Franco Munarini, presidente della Commissione IFMS ha dato conto della partecipazione di nostre rappresentanze alle manifestazioni svolte nel corso dell’anno e sollecitato le sezioni… di confine, a prendervi parte per stringere sempre più forti rapporti con le associazioni partner. L’anno sta per chiudersi ed è tempo di bilancio del tesseramento. Ne ha parlato il presidente Perona, per dire che mancano ancora tutti i dati ma, secondo le previsioni, il calo degli iscritti dovrebbe attestarsi intorno all’uno per cento. Una flessione contenuta, grazie anche all’incremento di iscritti di tredici Sezioni, Bergamo in testa, che hanno recuperato alpini dormienti . Parlando delle Adunate di raggruppamento Perona ha quindi lanciato una proposta: ridurre i discorsi ai momenti più significativi e nelle sedi opportune, per esempio nella sala del Consiglio comunale, all’incontro con il sindaco.

    Per il resto il raduno è un momento di festa ha continuato di incontri, per stare in mezzo alla gente . Per quanto riguarda gli striscioni, meglio sarebbe se ci fossero solo quelli della Sezione che organizza il raduno. Da rivedere anche le distanze: è preferibile vedere una sfilata compatta, e questo vale anche per l’Adunata nazionale per evitare che si finisca alle 22,30 come a Bergamo! Un occhio di riguardo Perona lo ha doverosamente riservato ai reduci: Sono figure nobili e importanti. Devono sfilare immediatamente dopo il Labaro, anche se su automezzi schierati per tre, in modo che possano essere onorati dall’applauso della gente . Ed ha annunciato che per conto del CDN ci sarà il generale Donato Lunardon che collaborerà con le Sezioni organizzatrici per la corretta applicazione del cerimoniale in questi raduni. Ha quindi proposto di programmare una sola celebrazione della Messa sull’Ortigara, ritardandola di qualche ora per consentire un maggiore afflusso, perché non è possibile che alla Colonna Mozza ci siano soltanto venti vessilli! Ci dev’essere maggiore partecipazione. E riservare alla cerimonia al Lozze gli onori ai Caduti e la deposizione di corone. E questo invito vale anche per l’Adamello .

    Dopo aver ringraziato la sezione di Vicenza, e il presidente Giuseppe Galvanin, per il recupero delle testimonianze sul Pasubio, Perona è passato all’Adunata di Torino il cui motivo dominante sarà: A Torino per l’Italia. Che vuol dire tante cose ha proseguito Lo trasmetto a voi affinché possiate elaborarne il significato per i vostri striscioni il cui testo vi prego di far pervenire alla sede nazionale entro la metà di febbraio . Ed ha continuato: La nostra Adunata sarà la più grande manifestazione che Torino vedrà l’anno prossimo, dev’essere la nostra Associazione a lanciare questo messaggio forte che capita in un momento di disfattismo morale. La nostra presenza in massa a Torino dirà all’Italia e all’Europa che questa Associazione mantiene intatti valori che sono patrimonio comune.

    Noi possiamo farlo perché abbiamo novant’anni di storia pulita . Un lungo applauso ha interrotto le parole del presidente, che ha concluso invitando i presidenti di Sezione ad essere tutti presenti nelle cerimonie di rappresentanza nei giorni dell’Adunata. Torino in quei giorni, vedrà anche l’arrivo di una tappa del giro d’Italia. Ne ha parlato il consigliere Nino Geronazzo, che è anche il presidente del Comitato Adunata. Sarà un maggior ritorno di immagine ha detto Ci sono ovviamente alcuni problemi, ma li risolveremo. Ed ha concluso raccomandando ai presidenti sezionali e ai capigruppo di rispettare le distanze durante la sfilata, per evitare inutili tempi morti. Ne ha parlato anche il segretario nazionale ANA, generale Silverio Vecchio, in particolare soffermandosi sulle disponibilità alberghiere, come ha fatto anche il presidente della sezione di Torino Giorgio Chiosso, per quanto riguarda le prenotazioni e gli alloggi collettivi.

    Dall’Adunata di Torino, che possiamo dire ormai imminente, a quella del 2012 a Bolzano. Perona, riferendosi alla polemiche di quanti giornali e politici locali tentano di minare l’armonia della convivenza dei due gruppi linguistici in Alto Adige ed ai quali non risponderò mai ha aggiunto sia chiaro che ci andremo senza spirito polemico, senza voler provocare nessuno. Ma fino a prova contraria Bolzano è in Italia e quindi l’Adunata la faremo a casa nostra e non all’estero. E se qualcuno ci ha tacciato di fascismo, vada a rivedersi la storia . Dall’Adunata all’aumento della quota associativa per il 2011. L’argomento era stato trattato diffusamente in assemblea dei delegati lo scorso maggio, ma è stato utile ripeterne la necessità.

    Lo ha fatto il tesoriere Michele Casini, che ha dato conto al centesimo del contributo richiesto a causa dell’aumento del costo della spedizione del mensile L’Alpino richiesto dalle Poste, ribadendo l’impegno da parte della sede nazionale a ridurre l’aumento in proporzione allo sconto sulle tariffe che sarà possibile ottenere. Ed è quanto la sede nazionale sta facendo, trattando con la direzione delle Poste. Finora è stata ottenuta una riduzione per la spedizione del mensile dei mesi di novembre e dicembre. Per il 2011 sembra che ci sia la possibilità di usufruire di una tariffa da grandi utenti con oltre 4 milioni di copie all’anno . Questo porterebbe ad uno sconto variabile fra i 135 e i 140 mila euro all’anno che, distribuito fra i soci, porterebbe un aumento della quota di euro 2,14. Casini ha infine avuto parole dure nei riguardi di chi ha sparso informazioni in modo non corretto e lo ha invitato a non far girare notizie false .

    Ed ha difeso la serietà dei bilanci dell’Associazione, che sono fatti in modo tale che se fossero così anche quelli delle imprese italiane, certi episodi non sarebbero accaduti . Serietà di bilancio fino all’ultimo centesimo associativo, quindi, verificato dai nostri revisori dei conti. L’applauso che gli ha riservato l’assemblea è stato caloroso e sol
    idale. Del resto, subito dopo lo stesso presidente Perona ha rimarcato che chi, nell’anonimato della rete informatica, scarica gratuiti veleni, se fosse un alpino non è degno di stare nelle nostre file. Solidarietà a Casini è stata espressa anche dai presidenti di Sezione Ravera e Azzi, che hanno poi preso la parola. Perona ha annunciato che la chiesa del villaggio ANA di Fossa sarà inaugurata dal vescovo de L’Aquila il pomeriggio di sabato 27 novembre alle 15,30. Ed ha ringraziato l’operato di tutti i volontari, uomini che ti fanno veramente venire il coraggio di continuare nell’impegno , ha soggiunto, evidenziando l’impegno profuso dal vice presidente Favero e dal vice presidente Ornello Capannolo, ai quali è andato l’applauso dell’assemblea. Finiremo questo progetto ha ripreso Perona e probabilmente riusciremo anche a risparmiare qualcosa e sarà destinato anche questo ai terremotati, per i quali avevamo raccolto le donazioni .

    Il consigliere nazionale Fabrizio Balleri ha dato informazioni sul contratto di comodato per chi utilizza sedi intestate alla sede nazionale e spiegato come è possibile iscrivere i soci aiutanti , per incrementare il numero dei potenziali tali. Ettore Superina, presidente della Commissione del Servizio d’ordine, ha annunciato la nomina di Alfredo Nebiolo, già consigliere nazionale, a comandante del SON, e chiesto ai presidenti sezionali di cooptare nuovi volontari.

    Gian Luigi Ravera si è dichiarato d’accordo con la proposta del presidente Perona di alleggerire il programma Adunata e condiviso il richiamo per una maggiore affluenza ai pellegrinaggi; Antonio Sarti, ha espresso condivisione con Perona sul progetto che riguarda la discussione sul futuro associativo; Azzi ha chiesto di verificare la possibilità di inserire anche i giornali sezionali come grandi clienti postali assieme a L’Alpino. Quanto abbia inciso lo sproporzionato aumento delle tariffe della spedizione dei nostri giornali l’ha amaramente rimarcato Antonio Garraffo, annunciando che il giornale della sua sezione Sicilia alpina ha sospeso le pubblicazioni.

    Pubblicato sul numero di novembre 2010 de L’Alpino.