Alpino senza cappello?

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    Illustrissimo direttore, sono a scriverLe queste poche righe non certo per fornire giustificazioni ad istanze che, per approssimazione delle stesse e comprensibili condizionamenti emotivi connessi alla funzione genitoriale che le ha rappresentate, reputo meritevoli di trattazione unicamente perché afferenti il nostro amato cappello e con esso tutta la nostra specialità che in lui si sostanzia, ma unicamente per confrontare tutti gli alpini lettori e con essi certamente la signora Pieralba, che mi sono premurato di contattare in quanto madre di un alpino del Doi, che mai un alpino sarebbe stato lasciato senza il suo cappello ma che piuttosto avrebbe potuto dover attendere l’agognato momento all’atto del suo rientro in sede e, non da ultimo, approvvigionamento della giusta taglia. Tutto ciò è avvenuto nei tempi massimi consentiti e compatibili con il servizio del nostro alpino oltre un mese fa.

    Col. Marcello Orsi, comandante del 2º Alpini