Al soldato valdostano

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    Il monumento in piazza Carlo Alberto.

    Fu solennemente inaugurato in piazza Carlo Alberto nel novembre 1924, sei anni dopo la fine della guerra e due di regime fascista. Autore dell’alpino baffuto fu lo scultore Pietro Canonica; ospite d’onore della cerimonia Emanuele Filiberto, duca d’Aosta.
    Il canto di ‘Montagnes Valdôtaines’ e il discorso del vescovo in francese provocarono rimostranze da parte delle camicie nere, che ebbero un seguito durante il banchetto ufficiale.
    Anche l’iscrizione da incidere sul basamento aveva sollevato un polverone: chi la voleva in francese, chi in italiano, chi nelle due lingue. Terzo incomodo il latino, un tortuoso rompicapo dove in ‘alpinos’ e ‘hostibus’ (nemici), i passanti colsero subito il rapporto fra alpini e osti. Tutti accontentati: per l’italiano fu scomodato un Carducci dai versi alati, contrapposti alla concisa espressione in francese: ‘A la gloire du soldat valdôtain’.