Aiuti senza tregua

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    Sono in autostrada e mi sto recando con Michele Longo a un appuntamento di protezione civile nel Veneto. È il 18 gennaio, il cielo è terso e il sole illumina le montagne. Una situazione climatica totalmente differente da quella delle regioni dell’Italia centrale, colpite dalle abbondanti nevicate.

     

    Ci raggiunge una chiamata dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile: vogliono sapere se l’Ana dispone di volontari e mezzi per lo sgombero della neve. Inviamo un elenco dettagliato delle attrezzature e dei presumibili tempi d’intervento dei nostri volontari. Tutto si svolge con molta rapidità. L’ordine del Dipartimento è: «Partite!». Sono le prime ore del pomeriggio e i volontari della Colonna Mobile Ana con al seguito le attrezzature per lo sgombero della neve prelevate dai magazzini di Motta di Livenza con i volontari delle Sezioni di Padova, Treviso e da Cesano Maderno con i volontari delle Sezioni di Bergamo, Como e Varese, partono per il Centro Italia. Non sono note le destinazioni che saranno comunicate strada facendo.

    All’approssimarsi della mezzanotte del 18 gennaio – con significativo ritardo quindi – il Dipartimento comunica che occorre recarsi nei Comuni di Castellalto e Basciano (Teramo). Al mattino del giorno 19 si aggiungono volontari appartenenti alle Sezioni di Firenze e Massa Carrara Alpi Apuane. Le attività di sgombero neve sono accompagnate anche dal taglio di alberi pericolanti. La nostra presenza è una iniezione di fiducia per la popolazione, estremamente provata; sentono di non essere soli e intravedono all’orizzonte la possibilità di una pronta ripresa delle normali attività. Oltre ai volontari della Colonna Mobile Ana sono presenti e operativi in diverse località gli alpini e volontari della Pc Ana della Sezione Abruzzi, dove la neve è decisamente abbondante e supera statistiche che si perdono nel tempo. Anche i volontari Ana dell’Emilia Romagna, allertati dalla Regione, sono partiti con destinazione Smerillo (Fermo), dove a supporto dell’amministrazione comunale locale sono stati impegnati per liberare, con una turbina e un mezzo cingolato autocaricante, le vie interne al piccolo centro storico del paese, oltre che case isolate.

    La spinta di solidarietà, alimentata dalle immagini e dalle notizie che giungono dai luoghi colpiti da così abbondanti nevicate, richiama anche volontari Ana delle Colonne Mobili provinciali di Milano, Varese, Como, Bergamo, Luino e Lecco. La Regione Veneto invia volontari Ana della Sezione di Belluno, Feltre e Verona a Montemonaco per lo sgombero di neve dai tetti. Le necessità richieste dal territorio richiedono un cambio turno e sono attivati volontari appartenenti al 2º Raggruppamento con le Sezioni di Varese, Milano, Luino, Monza, al 1º Raggruppamento con le Sezioni di Acqui Terme, Torino, Alessandria, al 3º Raggruppamento con le Sezioni di Verona, Feltre, Belluno, Vicenza Monte Pasubio, e al 4º Raggruppamento con la Sezione di Latina. Anche per questa emergenza “neve” la disponibilità di volontari offerta dalle Sezioni è stata molto maggiore delle necessità.

    È un segnale fondamentale che ci conforta e ci aiuta ad essere ottimisti per le sfide del futuro. Per quanto concerne gli interventi specifici riguardanti il sisma, i nostri volontari sono impegnati a Norcia con il modulo radiologico dell’Ospedale da campo Ana e, saltuariamente, nel recupero di beni culturali; per questa attività specifica sono intervenute volontari provenienti dalle Sezioni Val Susa, Napoli, Bari Puglia Basilicata; altre attività saltuarie hanno richiesto l’impiego dei volontari per smontare le attrezzature (tensostrutture) allestite dopo il sisma del 30 ottobre e che in alcuni casi sono state rovinate dalla neve.

    Nell’articolo del mese di gennaio 2017 sulla partecipazione all’emergenza sisma non ho menzionato il 1º Raggruppamento che è invece intervenuto con regolarità e impegno anche nei comuni di Ripe San Ginesio e San Ginesio.

    Giuseppe Bonaldi
    pc.coord.naz@ana.it