Addio Corpo Forestale dello Stato

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    È noto come le popolazioni montane, e non solo esse, sono state da sempre legate agli alpini e ai forestali. Nel condividere questo legame affettivo, vorrei rivolgere un riconoscente saluto a tutti coloro che hanno fatto parte del Corpo Forestale dello Stato disciolto l’ultimo giorno del 2016, dopo 134 anni di storia intensamente vissuti al servizio della Patria.

     

    Oggi, nel contesto delle cerimonie per il centenario della Grande Guerra, sembra doveroso ricordare come anche l’allora Corpo Reale delle Foreste seppe dare il suo generoso e variegato contributo. Infatti: “Pur non essendo un Corpo militare, non combatté come unità organica al fronte, ma gran parte del personale venne richiamato e impiegato in prima linea, indossando l’uniforme del Regio Esercito. Non di meno fu il lavoro di polizia militare di supporto ai reali carabinieri e alla guardia di finanza, per impedire l’infiltrazione del nemico nelle retrovie, nel recupero degli sbandati o nel reprimere la delinquenza che, approfittando del momento critico, avrebbe potuto prendere il sopravvento. L’impegno dei forestali, generoso e patriottico, è testimoniato dal lungo elenco dei caduti e dalle numerose ricompense al V.M.”. Cinque furono le Medaglie d’Argento, una delle quali conferita ad Arturo Rossi, un ufficiale inquadrato nel 2º Alpini. Non si può fare a meno di ricordare come i forestali, fino alla fine degli anni ’90, hanno sempre indossato il tradizionale cappello alpino, sul quale ha svettato la inconfondibile penna nera mandata in pensione nel 1951. E nel suo nostalgico ricordo è stato scritto: “Questo cappello storico dei forestali che per tanti anni, come un fedele compagno di strada aveva condiviso con loro le fatiche di un lavoro impegnativo, la gioia dei momenti belli, i dolori e le tragedie delle due guerre, perde la sua funzione di cappello principale in favore di altri copricapo più pratici, ma sicuramente più anonimi e privi di storia”.

    Giuliano Marcantonio, amico degli alpini

    Dal primo gennaio 2017, il Corpo Forestale dello Stato ha cessato di esistere come entità a sé stante, per entrare a far parte dell’Arma dei Carabinieri, i quali potranno così beneficiare dell’esperienza di nuovi specialisti, nonché di nuove risorse umane da impiegare localmente sul territorio, attraverso l’istituzione di un reparto con determinati compiti e responsabilità, chiamato “Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare”. Anche se sono certo che la Benemerita saprà servirsi al meglio di questi esperti del territorio, va da sé che non può cadere nell’oblio un passato fatto di meriti e di tanta competenza.