A Malles, con il Tirano nel cuore

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    Due giorni di raduno in val Venosta degli ex appartenenti al glorioso battaglione, insieme ai comandanti di compagnia

    DI GIANFRANCO FABBRI

    Quando a maggio del 2004 alcuni ex tiranini si riunirono in quel di Cremona per gettare le basi dell’organizzazione del primo raduno del Tirano forse non lo credevano possibile. Invece Chi ha detto tremila, chi cinquemila: erano tanti gli alpini che si sono ritrovati a Malles Venosta il 3 e 4 settembre per il primo raduno del battaglione Tirano.

    Per questo successo è doveroso ringraziare tutti gli organizzatori, in particolare il ten. Marco Tomazzoni, vulcanico coordinatore, l’alpino Danio Galli Balestreri, ideatore del sito del Tirano che ci ha permesso di ritrovarci dopo tanti anni, il sindaco di Malles Josef Noggler purtroppo assente la domenica per una cerimonia ufficiale in Austria e il suo vice Otmar Hellriegel, i volontari della Croce Bianca di Malles, i volontari dell’Alpenverein, vigili del fuoco volontari (Freiwilligerfeuerwhr) nella persona dell’ispettore Armin Plagg, Robert Sagmeister presidente dell’Associazione Turistica Alta Venosta Vacanze ed infine tutti gli ex del Tirano e non, che come ai vecchi tempi si sono rimboccati le maniche perché la manifestazione riuscisse nel migliore dei modi.

    Se qualche pecca c’è stata, (vedi il mancato imbandieramento di Malles), la colpa è soltanto di noi organizzatori che, a causa della defezione per ragioni di forza maggiore di alcuni che avevano promesso il loro aiuto, ci siamo dovuti concentrare sull’allestimento della caserma. Molto graditi sono stati i saluti inviati dai Kaiserschuetzen di Innsbruck nella persona dell’Obmann, capitano Hans Peter Gartner. Sabato mattina la caserma Sigfrido Wackernell si è pian piano riempita di alpini dal cappello con la nappina rossa e gli occhi lucidi nel rivedere le camerate in cui hanno passato tanti mesi.

    Tante anche le mogli, i figli e i nipoti cui gli alpini davano indicazioni preziose: quello è il cortile dove facevamo adunata, quella è la garitta dove svolgevo il turno di guardia, questa è la camerata che mi ha visto arrivare giovane alpino e quello è l’ufficio del mio comandante di compagnia. Sempre nella mattinata nella Biblioteca comunale di Malles si è inaugurata la mostra storica Alpini e Kaiserjaeger visitatissima da tutti.

    Nel pomeriggio, prima cerimonia ufficiale all’Ossario di Burgusio per la deposizione di una corona come omaggio a tutti i Caduti, senza distinzione di bandiera. Era presente un picchetto di alpini in armi del comando Truppe Alpine di Bolzano oltre a vari ufficiali in servizio ed autorità. La deposizione della corona è stata accompagnata dal coro Concordia di Merano che ha eseguito Signore delle Cime cui sono seguite le note del silenzio. Nel pomeriggio, a Glorenza, si è svolto un concerto della fanfara La Baldoria di Busto Arsizio, in divisa dell’800; alla sera, mentre i cori Concordia e Orobica si esibivano nel suggestivo ambiente della Torre Romana, nel centro di Malles la Musikkapelle di Cengles teneva un concerto applauditissimo, allietati da degustazioni di specialità gastronomiche locali.

    Il clou del raduno è stato la domenica mattina. Alle 10 in punto, preceduto dalla Musikkappelle di Malles Venosta, si è mosso il corteo alla cui testa erano il Gonfalone della Provincia di Sondrio, scortato dal vice presidente ed il Gonfalone della Città di Tirano scortato dal sindaco. Una decina di vecchi comandanti del Tirano oltre alle autorità locali hanno preceduto ben 10 vessilli sezionali. Più di duecentoquaranta gagliardetti hanno fatto da prologo agli alpini del Tirano che hanno sfilato, al suono di ben 5 fanfare, per compagnie, accompagnati da tanti comandanti, ufficiali e sottufficiali che con loro hanno condiviso quegli anni in caserma. Una folla festante, anche di abitanti del paese, ha salutato gli alpini con applausi scroscianti.

    All’interno della caserma le compagnie si sono schierate nello stesso ordine in cui il battaglione faceva adunata. Hanno quindi parlato i presidenti delle sezioni ANA Alto Adige Ferdinando Scafariello e di Tirano Luigi Trimarchi, il vice presidente della Provincia di Sondrio, artigliere da montagna, il vice sindaco di Glorenza, alpino della CCS del Tirano, in rappresentanza dei sindaci di Malles e Glorenza che con parole toccanti ha ricordato il periodo di naja rammaricandosi del fatto che la caserma di Glorenza sia ormai un ricordo; infine il colonnello Willibald Schenk ha portato il saluto del comandante delle Truppe alpine generale di C.A. Resce.

    Si è quindi proceduto all’alzabandiera e all’onore ai Caduti; al termine ha preso la parola l’ultimo comandante del Tirano, gen. Roberto Filippazzi ancora comandante in quanto non ha ricevuto il cambio da nessun altro che con parole toccanti e commosse ha ricordato il battaglione, i suoi alpini e le sue gesta, interrotto in continuazione da scroscianti applausi. Ha ricordato come l’evento più traumatico di tutta la sua vita militare sia stato il momento in cui ha portato al museo Sacrario delle bandiere in Roma quella del battaglione.

    La celebrazione della Santa Messa, accompagnata dal coro Orobica e la preghiera dell’Alpino hanno concluso la parte ufficiale del raduno: il battaglione si è sciolto al grido di Mai Tardi! . Infine, rancio alpino, consumato nel piazzale dove c’era l’autosezione, gentilmente messo a disposizione dal comando Stazione carabinieri, con più di mille tra alpini e familiari. Arrivederci al secondo raduno, caro, vecchio, indimenticabile Tirano.