1 Raggruppamento Asti invasa dalle penne nere

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    Quello che si è svolto ad Asti sabato 2 e domenica 3 ottobre è stato davvero un grande raduno del 1º raggruppamento. É cominciato nella mattinata di sabato in una città imbandierata e invasa da migliaia di alpini. Nel pomeriggio è giunto il Labaro, scortato dal presidente nazionale Perona e da numerosi consiglieri nazionali. Poi il corteo, preceduto dal gonfalone della Provincia di Asti decorato di Medaglia d’Oro al V.M., seguito dal gonfalone di Asti e quelli di tante città della provincia.

    Un lungo corteo di alpini ha raggiunto il monumento ai Caduti, per l’alzabandiera e la deposizione di una corona. É seguito, in piazza San Secondo, nel cuore della città, il benvenuto del sindaco, quindi la Messa solenne, celebrata nella chiesa della Collegiata di San Secondo dal vescovo Francesco Ravinale, cappellano della sezione di Asti. Dopo lo scambio degli omaggi presso il Comune, le autorità nella serata hanno partecipato a una cena d’onore. Secondo tradizioni ormai consolidate, alcune Pro Loco della Provincia hanno aderito alla festa presentando in città al numerosissimo pubblico le loro specialità, in concomitanza con la Notte bianca Penne Nere , organizzata in vari rioni con il contributo dell’Ascom e della Coldiretti.

    Durante la serata, contemporaneamente ai cori alpini che si esibivano nella chiesa di San Paolo, bande e fanfare alpine hanno contribuito a rendere festosa l’atmosfera con le loro esecuzioni, raccogliendo ampi consensi. La manifestazione ha raggiunto il suo punto più alto domenica 3, quando circa 10.000, dei trentamila alpini presenti (secondo stime approssimative) si sono dati appuntamento nella parte ovest della città per prepararsi alla sfilata. I raduni di Raggruppamento seguono quasi esattamente l’ordine di sfilata delle Adunate nazionali. Gli astigiani ricordano ancora bene quella del 1995, l’anno successivo alla devastante alluvione, quando gli alpini furono tra i protagonisti nel portare aiuto alla città mezza sommersa dall’acqua. Anche per questo il ritorno in massa delle penne nere è stato salutato da migliaia di cittadini che hanno riversato sul corteo caldi applausi di riconoscenza e di simpatia, in particolare nei confronti dei circa 50 reduci, molti dei quali sulle camionette di servizio, felici di partecipare all’evento.

    Oltre le Sezioni del 1º raggruppamento (Francia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) erano rappresentate quelle di Svizzera, Australia, Brasile, Uruguay. Sono arrivati alpini anche dal Veneto, dalla Lombardia e dagli altri raggruppamenti, con una forza totale di oltre quaranta vessilli sezionali. Accanto al presidente nazionale hanno sfilato consiglieri e revisori nazionali (erano presenti Bertino, Botteselle, Duretto, Gatti, Greco, Minelli, Sala, Superina e Zorio), i presidenti ed i consiglieri delle Sezioni. Alla sfilata hanno partecipato anche le autorità civili e militari locali, rappresentanze d’Arma, la Protezione civile sotto la guida del coordinamento provinciale di Asti, associazioni di volontariato e numerosi sindaci dei Comuni della provincia di Asti.

    Al termine, l’immancabile rancio tradizionale di oltre 1.200 commensali servito in una struttura comunale. In occasione del raduno è stata presentata la storia della sezione di Asti a cura del socio capitano Celeste Fasano. Il libro, promosso dalla Sezione, presenta non solo le vicende locali degli alpini, ma anche gli eventi storici che ne hanno accompagnato lo svolgimento. Un ringraziamento alla buona riuscita di questo imponente raduno va ai numerosi volontari, alla Sezione, e poi al Comune, alla Prefettura e alla Provincia che hanno contribuito in modo determinante all’ottima riuscita della manifestazione.

    Francesco Ferrero

    Pubblicato sul numero di novembre 2010 de L’Alpino.